La controversa relazione tra Aristotele ed Alessandro Magno

Il rapporto tra il grande condottiero ed il suo precettore è avvolto nella nebbia della Storia, l'unica cosa certa è che la cultura ellenistica esportata da Alessandro è frutto degli insegnamenti del grande filosofo trace.

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Aristotele nacque probabilmente nel 384 a.c. a Stagira in Tracia. Suo padre Nicomaco aveva ereditato il titolo di medico personale del Re di Macedonia. A circa 18 anni si trasferisce ad Atene e diviene allievo di Platone. Rimase nell’Accademia del filosofo ateniese per circa venti anni fino alla morte di Platone nel 348/347 a.C. dopo deluso, perchè a capo della scuola si impone Speusippo, nipote di Platone, che Aristotele riteneva indegno di un cosi grande onore, intraprese una serie di viaggi.
Durante uno di questi sposò ad Atameo la figlia o la nipote del tiranno Ermia.
Nel 343 a.C. si reca alla corte di Filippo, il re macedone e diviene il precettore del tredicenne Alessandro, finchè il giovane, futuro condottiero, a 16 anni viene dichiarato dal padre maggiorenne.
Purtroppo non siamo a conoscenza dell’esatta natura dei rapporti tra Aristotele ed Alessandro, ben presto su di essi si svilupparono una serie di leggende, alcune effettivamente improbabili. Ci sono delle lettere scambiate tra i due che però sono ritenute dagli studiosi, generalmente, dei falsi.
Sappiamo che il carattere di Alessandro Magno non era dei migliori, arrogante, crudele, superstizioso, dedito ai piacere dell’alcool e della carne, pur tuttavia i rapporti tra i due, in quei tre anni, permisero al futuro condottiero macedone di esportare nel mondo la cultura ellenica di cui si era imbevuto durante l’adolescenza.
Il giovane Alessandro era inoltre un uomo molto ambizioso, spesso in contrasto con il padre Filippo, e probabilmente poco incline a seguire gli insegnamenti di una qualunque autorità. Molti studiosi ritengono che l’influenza di Aristotele su Alessandro sia stata praticamente nulla,  cosa per altro reciproca.
Aristotele dal punto di vista politico era ancora convinto della centralità delle Città/Stato mentre la Storia volgeva ormai a favore degli Imperi. Alla luce di quanto sopra i rapporti tra questi due grandi personaggi sembrano essere stati sostanzialmente infruttuosi, e mentre Alessandro Magno iniziava il travolgente cammino delle sue conquiste, Aristotele si trasferì di nuovo ad Atene dove nel 323 a.C. fu raggiunto dalla notizia della morte del suo ex allievo.

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