Il genere umano ha inviato i primi messaggi nello spazio involontariamente, quando sono iniziate le prime trasmissioni radio e in seguito radiotelevisive terrestri, nella prima metà del XX secolo. Tuttavia, i segnali erano di potenza molto bassa, dell’ordine di pochi kilowatt, e potrebbero aver raggiunto soltanto qualche stella vicina, purché direzionati con precisione, e soprattutto con frequenze relativamente alte, in grado di superare la ionosfera della Terra.
Uno dei primi tentativi involontari di segnalare la nostra presenza agli extraterrestri è stato un “saluto radio” destinato nello specifico a essere utilizzato come test del nuovo Evpatoria Planetary Radar (EPR).
L’idea di inviare il segnale radar con codice Morse verso Venere e di ricevere l’eco per testare il primo radar planetario Evpatoria fu proposta e implementata nel 1962 da tre scienziati dell’Istituto di ingegneria radio ed elettronica (IRE RAS ), Drs. Vladimir F. Morozov, Oleg N. Rghiga e Vladimir M. Dubrovin. Tuttavia, questa trasmissione non era un vero messaggio radio interstellare, ma un precursore che in qualche modo avrebbe potuto segnalare la nostra presenza agli extraterrestri.
Nel novembre del 1962, la Unique Korenberg Telescope Array trasmise il segnale a Venere, usando un semplice codice Morse. Data la posizione di Venere nel novembre del 1962. La parola “Mir” che significa sia “pace” che “mondo” fu trasmessa dall’EPR il 19 novembre 1962, e le parole “Lenin” E “SSSR” “СССР”, l’abbreviazione per Unione Sovietica, rispettivamente, il 24 novembre 1962. In russo, questo messaggio si chiama Radio Message MIR, LENIN, SSSR ed è stata la prima trasmissione radiofonica usata come test per la stazione radar (ma non fu usato per misurare la distanza da Venere perché per le misurazioni della distanza l’EPR usa una forma d’onda coerente con manipolazione di frequenza).
Il segnale si riflettè sulla superficie di Venere e fu ricevuto dopo 4 minuti e 32,7 secondi (19 novembre) e dopo 4 minuti e 44,7 secondi (24 novembre).
Le manipolazioni di frequenza sono state utilizzate con una deviazione di 62,5 Hz sia per “punti” che “trattini”, la frequenza centrale era 769 MHz o lunghezza d’onda di 39 cm, potenza continua 50 kW. I “punti” avevano una durata di 10 secondi, i “trattini” – 30 secondi. Pertanto, l’energia per bit era rispettivamente di 500 e 1500 kJ, ovvero 11 e 33 volte più intensa che per il messaggio Arecibo (450 kW * 0,1 sec = 45 kJ).
Nel 2002 Segey E. Gurianov calcolò la posizione di Venere nel novembre 1962 e stabilì che i segnali “MIR, LENIN, SSSR furono inviati in direzione della stella HD131336 nella costellazione della Bilancia.
Nella seconda metà del XX secolo, grazie allo sviluppo dei primi radiotelescopi, sono nati i primi progetti per la trasmissione vera e propria di segnali radio verso altre stelle.
I primi messaggi mirati, avevano come obiettivo stelle distanti tra i 32 e i 69 anni luce. A fare eccezione è stato il primo messaggio mai trasmesso, quello lanciato nel 1974 dal radiotelescopio di Arecibo, verso l’ammasso globulare M13, distante circa 24.000 anni luce.
Ad oggi nessuna civiltà aliena, ammesso abbia ricevuto e capito i messaggi, ci ha ancora risposto, magari non vogliono farci sapere che esistono, come ritengono alcuni scienziati, oppure hanno organizzato delle imponenti spedizioni e sono in viaggio tra le stelle da anni forse con l’intento di conquistarci, come ci hanno insegnato film e romanzi di fantascienza.
Fonti:
https://gizmodo.com/an-awkward-history-of-our-space-transmissions-5780084;
http://www.cplire.ru/html/ra&sr/irm/MIR-LENIN-SSSR.html;https://it.wikipedia.org/wiki/SETI_attivo.