Il bombardiere antipodale Sanger-Bread

Tra le altre avveniristiche armi che la Germania nazista tentò di sviluppare esisteva il concetto di un particolare aereo stratosferico destinato a bombardare New York.

0
961
Indice

La conquista dello spazio è passata dalla devastazione che le V-2 fecero su Londra e solo grazie alla forza degli alleati e alla pazzia di Hitler molte nazioni non sono state bombardate dallo spazio. Fantasie? Tutt’altro, solo una folle idea nata con lo sviluppo del “Silbervogel” di Eugen Sänger.

Alla Germania Nazista non mancava il genio ingegneristico, infatti durante i 12 anni del terzo Reich, sono state concettualizzate e inventate molte armi avanzate e l’audacia e la mortalità di tali armi affascina e spaventa ancora oggi.

Uno di questi concetti è stato il “Silbervogel “o Silverbird, partorito dalla fervida mente di Eugen Sänger.  Il progetto venne commissionato dal Ministero dell’Aeronautica per superare un problema individuato da Hermann Göring, ovvero che il futuro nemico più potente della Germania era difeso dalla madre di tutte le barriere naturali: l’Oceano Atlantico. Il ministero nazista lanciò un’iniziativa chiamata Amerika Bomber e un gruppo tedesco di geni malvagi si mise all’opera per risolvere il problema.

La maggior parte dei concetti presentati al ministero erano bombardieri convenzionali potenziati, ma non l’arma proposta da Sänger.

Sänger era un membro della società missilistica Verein für Raumschiffahrt – come il designer di auto a razzo Max Valier e la maggior parte delle persone che in seguito collaborarono con la NASA.

I suoi pensieri erano focalizzati sullo spazio sub-orbitale, come scritto nel libro del 1933 Raketenflugtechnik (“Tecnologia del volo missilistico“). Sanger ampliò il progetto del Silbervogel nel 1944 con Irene Bredt, sua assistente che in seguito sposò. Lo studio  per il Ministero dell’Aeronautica prese il nome di Über einen Raketenantrieb für Fernbomber(“A Rocket Drive for Long-Range Bombers“).

Il Silbervogel era un aereo a razzo con corpo portante che ha dato origine a progetti di aerei a razzo a corpo portante realizzati negli anni ’70.

Rullando su una pista di tre chilometri, il Silbervogel doveva essere accelerato a 1800 Kmh da due motori a razzo V-2 installati su una slitta che lo avrebbero fatto decollare. Una volta in volo, il motore a razzo installato a bordo avrebbe accelerato il Silbervogel bruciando le 90 tonnellate di propellente che occupavano la maggior parte del corpo del velivolo portandolo a una velocità di Mach 30 a 135 chilometri di quota.

Il lancio sarebbe stato la parte facile, la parte difficile riguardava il volo sub-orbitale lanciato verso New York. Ad un certo punto, l’aereo avrebbe iniziato a cadere, tuttavia, il corpo stesso era stato configurato per generare portanza.

L’idea era che, colpendo le parti più dense della stratosfera, il Silbervogel sarebbe rimbalzato nello spazio, non diversamente da una pietra piatta lanciata sulla superficie di uno stagno. Con una serie di salti in progressiva diminuzione, avrebbe facilmente raggiunto gli Stati Uniti continentali, lasciato cadere il carico utile di quattro tonnellate – ordigni nucleari – sul bersaglio, per poi scivolare verso un atterraggio nel Pacifico detenuto dai giapponesi.

Sebbene il progetto fosse fattibile, negli studi successivi del lavoro di Sänger fu sottolineato un piccolo errore di calcolo: il flusso di calore sarebbe stato significativamente più alto di quanto calcolato in Über einen Raketenantrieb, errore di calcolo che avrebbe provocato l’incenerimento del glorioso uccello d’argento nazista.

Il progetto fu annullato dopo che la Germania si trovò irrimediabilmente sopraffatta con un nemico molto più vicino della lontana America: l’Unione Sovietica.

E mentre le armi sovietiche erano lungi dall’essere al pari dei prototipi tedeschi, Joseph Stalin aveva un punto in cui la quantità era una qualità tutta sua. Stalin avrebbe successivamente appreso del Silbervogel tramite i documenti trafugati dal centro dei missili tedesco di Peenemünde e avrebbe lanciato un tentativo, poi fallito, di reclutare Sänger e Bredt al servizio dell’Unione Sovietica.

Fu l’aeronautica americana a portare avanti gli studi di Sanger e il concetto di Silbervogel.

All’inizio degli anni ’60, la Boeing sviluppò l’ X-20 Dyna-Soar, un corpo portante molto simile al Silbervogel, da lanciare nello spazio su un razzo Titan III. Nel 1963, fu cancellato come il suo malvagio gemello tedesco, cadendo vittima del processo che assegnò tutte le attività dei voli spaziali umani alla NASA, portando avanti progetti molto diversi.

Nonostante ciò, appena un decennio dopo la conquista della Luna, il sogno di Sänger di un’astronave capace di rientrare aerodinamicamente avrebbe preso forma grazie allo sviluppo dello Space Shuttle, rimasto in servizio attivo fino al 2011.