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Otto anni fa, l’isola di Hunga Tonga sorse quasi dal nulla: dopo un’eruzione, una formazione tentacolare di roccia sporgente spuntò nel Pacifico meridionale, dove una volta c’erano solo le onde.
Questo luogo incredibile, emerso nel gennaio 2015 in seguito all’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga Hunga Ha’pai tra due isole già esistenti del Regno di Tonga, non aveva un nome ufficiale, ma la gente del posto la chiama Hunga Tonga-Hunga Ha’apai (Hunga Tonga), dal nome dei suoi vicini e del vulcano sottomarino che l’aveva generata.
Gli scienziati hanno studiato Hunga Tonga per anni, per saperne di più su come queste rare isole vulcaniche prendono forma.
Hunga Tonga era solo la terza isola vulcanica di questo genere sorta negli ultimi 150 anni, si trattava, quindi, di un’incredibile opportunità scientifica per investigare il suo ambiente e la sua formazione.
La maggior parte delle esplorazioni scientifiche su Hunga Tonga sono state condotte a distanza, sorvolandola con gli aerei o fotografandola dai satelliti ma una spedizione sull’isola, ha dato agli scienziati la rara possibilità di vedere questo ambiente naturale appena formato con i propri occhi ed esplorare i suoi pendii rocciosi a piedi.
“Eravamo tutti come ragazzini alle prese con le vertigini“, ha detto al blog Earth Expeditions dell’agenzia spaziale il tecnico del telerilevamento Dan Slayback del Goddard Space Flight Center della NASA.
Slayback, esperto dell’ambiente di questa giovanissima isola, ha esplorato Hunga Tonga con un gruppo di scienziati e studenti in una spedizione di ricerca organizzata dall’associazione di educazione marittima Woods Hole Oceanographic Institution nell’ottobre del 2018.
Sull’isola, i ricercatori hanno condotto misurazioni GPS e rilievi con droni, registrando dati sull’elevazione e le caratteristiche erosive, ottenendo alcune rivelazioni sul paesaggio di Hunga Tonga.
“Immediatamente ho notato che l’isola non era così piatta come sembrava dal satellite“, dice Slayback. “Il paesaggio era si piuttosto piatto ma c’erano ancora alcuni gradienti e le ghiaie avevano formato alcuni rilievi interessanti grazie all’azione delle onde“.
“E poi c’era un fango argilloso chiaro e molto appiccicoso derivato dal lavaggio pluviale dell’argilla del cono. Sono ancora un po’ sconcertato, perché ci aspettavamo cenere impastata ma non si trattava di cenere.”
Ma forse la cosa più notevole di questa giovane isola è quanto velocemente la vita sembra avervi attecchito.
Oltre alle macchie di vegetazione che crescono sulla massa terrestre (che si sospetta sia stata seminata dagli escrementi degli uccelli), il team ha avvistato centinaia di uccelli marini chiamati sterne fuligginose (Onychoprion fuscatus ) nidificanti nei calanchi di Hunga Tonga, insieme a un solitario barbagianni.
Insomma, un paesaggio inatteso ed affascinante, il cui destino era purtroppo segnato.
Tonga sorge sopra una delle zone vulcaniche più attive del pianeta, e il vulcano Hunga Tonga è stato particolarmente attivo negli ultimi anni. Dopo un’eruzione di dimensioni rispettabili nel 2009, quella avvenuta a cavallo tra il 2014 e il 2015 ha prodotto questa nuova isola, formatasi il 16 gennaio 2015 e che, secondo gli esperti, avrebbe dovuto avere solo pochi mesi di vita. In realtà l’isola è sopravvissuta al periodo critico, al punto che un team dell’università di Boulder, in Colorado, ha deciso vi aveva costruito un campo base temporaneo: il loro scopo era quello di monitorare i primi anni di vita di un nuovo ecosistema, e scoprire in che modo (e in che ordine) la vita l’avrebbe colonizzato.
Il team si aspettava di trovare sull’isola comunità di microrganismi simili a quelle che si formano, per esempio, dopo la ritirata di un ghiacciaio. Al loro posto, invece, hanno trovato batteri di altro tipo, che per il loro metabolismo usano lo zolfo e altri gas presenti in atmosfera e derivanti dall’eruzione vulcanica.
Una comunità nuova e sorprendente, che però è durata troppo poco: l’eruzione del gennaio 2022 ha spazzato via l’isola di Hunga Tonga Hunga Ha’Pai, realizzando così, con sette anni di ritardo, la profezia degli esperti. Niente isola, niente studio sui suoi batteri: Nicholas Dragone, il primo autore della ricerca, sta ora aspettando la nascita di un’altra isola simile per continuare il lavoro.
Le isole di formazione vulcanica come questa, a volte durano solo mesi prima che l’erosione le riporti nel nulla; Hunga Tonga stava resistendo all’erosione ma lo stesso vulcano che l’aveva plasmata, l’ha spazzata via con una delle più potenti eruzioni registrate negli ultimi decenni.