È successo. Hubble e il James Webb Space Telescope (JWST) hanno rilasciato questa settimana le immagini dello stesso oggetto.
Il risultato è una serie di immagini che rivelano le capacità magnificamente complementari dei due telescopi e alcune affascinanti intuizioni su una delle galassie più spettacolari visibili dalla Terra: M74 o NGC 628, nota anche come Galassia Fantasma.
Abbiamo avuto un’anteprima della nuova immagine di JWST a luglio, grazie agli sforzi dell’astronoma dilettante Judy Schmidt. Ora è passato attraverso i processi ufficiali ed è stato affiancato da una nuova versione di Hubble.
La Galassia Fantasma è davvero uno spettacolo eccezionale. Si trova a circa 32 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione dei Pesci, ed è orientata in modo tale da mostrare tutto il suo disco galattico.
La galassia è una galassia a spirale, con bracci a spirale prominenti, ben formati e chiaramente visibili.
Dal momento che è molto facile per le galassie essere incasinate da eventi come le interazioni con un’altra galassia, le grandi galassie rappresentano praticamente l’ideale platonico di una galassia a spirale e possono essere studiate per comprendere la dinamica delle galassie e la formazione stellare all’interno dei bracci a spirale.
Poiché i due telescopi sono potenti ed operano in diverse gamme di lunghezze d’onda, le loro immagini possono essere confrontate per svelare i minimi dettagli su ciò che sta accadendo nella Galassia Fantasma.
L’immagine di Hubble è nelle lunghezze d’onda ultraviolette e ottiche. Mostra regioni spesse, scure, filamentose, dense di polvere e esplosioni di rosso. Si tratta di enormi nubi di idrogeno gassoso che brillano intensamente nell’ultravioletto, il risultato di intense raffiche di formazione stellare.
Quello che Hubble non può fare molto bene è penetrare più in profondità nella polvere e nel gas per ottenere maggiori dettagli sulla formazione stellare.
Tuttavia, questo è ciò che può fare JWST, con le sue capacità a infrarossi sensibili e potenti.
La radiazione infrarossa ha una lunghezza d’onda maggiore rispetto alla luce visibile o infrarossa, che a lunghezze d’onda più corte viene diffusa più facilmente da piccole particelle. Ciò significa che la luce infrarossa può passare relativamente indisturbata attraverso regioni polverose e nuvolose; guardare negli infrarossi, come con JWST, permette di vedere cose che non sarebbero visibili a lunghezze d’onda più corte.
Quindi, Hubble utilizza la sua Advanced Camera for Surveys per identificare la luce ultravioletta emessa dalle regioni di formazione stellare mentre JWST può effettivamente scrutare all’interno delle nuvole identificate da Hubble, utilizzando il suo Mid-InfraRed Instrument (MIRI).
Questo ci offre due visioni così diverse (e bellissime) della stessa galassia.
Ci sono stati altri eccellenti strumenti a infrarossi che hanno osservato le regioni di formazione stellare, ma il JWST è il telescopio spaziale più sensibile di tutti i tempi (finora). Gli scienziati hanno grandi speranze che questo osservatorio alle prime armi getti nuova luce su tutto ciò che ci mostra.
Le due immagini, di Hubble e JWST, sono disponibili sui rispettivi siti Web nelle dimensioni degli sfondi. Le trovate qui e qui.