La HMS Tyger è stata una nave da guerra britannica che ha giocato un ruolo significativo durante il XVIII secolo, un periodo caratterizzato da intense rivalità marittime e conflitti territoriali. La HMS Tyger, varata nel 1741, era una nave agile e robusta, armata con cannoni da sei e nove libbre, progettata per proteggere i commerci e le rotte navali britanniche dalle minacce spagnole e dai pirati che infestavano i Caraibi, tuttavia la guerra di Jenkins Ear è stata un punto di svolta per questa nave.
La Guerra di Jenkins Ear fu un conflitto che ebbe origine da un incidente apparentemente minore ma che assunse un significato simbolico enorme. Nel 1731, il capitano Robert Jenkins, al comando della nave mercantile Rebecca, fu fermato da una nave da guerra spagnola nei pressi di Cuba, e durante l’ispezione, gli spagnoli, sospettando il contrabbando, malmenarono Jenkins e gli tagliarono un orecchio.
Jenkins conservò l’orecchio in salamoia e lo presentò al Parlamento britannico come prova dell’arroganza spagnola, suscitando indignazione pubblica e chiamando alla vendetta, così diversi anni dopo, i politici dell’opposizione in Parlamento fecero riferimento all’incidente per incitare a sostenere una guerra con la Spagna.
Nel 1742, la HMS Tyger navigava nelle acque delle Dry Tortugas, un gruppo di isole nel Golfo del Messico, quando incontrò il suo destino, infatti le acque insidiose e le barriere coralline rappresentavano una minaccia costante per le navi dell’epoca, e la HMS Tyger non fece eccezione: mentre eseguiva manovre per evitare le barriere, la nave si incagliò, lasciando l’equipaggio in balia degli elementi.
L’equipaggio della HMS Tyger, composto da circa 300 uomini, si ritrovò isolato su Garden Key senza speranza di un rapido salvataggio, e con risorse limitate e nessuna via di fuga immediata, i marinai si organizzarono per sopravvivere.
Secondo un articolo scritto dagli archeologi Andrew Van Slyke e Joshua Marano, l’ultimo dei quali guidò la squadra che scoprì la HMS Tyger, l’equipaggio rimase bloccato lì per 66 giorni, durante i quali costruirono una fortificazione temporanea utilizzando i resti della nave e qualsiasi materiale disponibile sull’isola, una struttura provvisoria che fu un precursore di Fort Jefferson, che sarebbe stato costruito un secolo dopo e che oggi è una delle principali attrazioni del parco nazionale delle Dry Tortugas.
La storia dei marinai della HMS Tyger
I marinai affrontarono condizioni estreme: il caldo soffocante, le zanzare incessanti e la mancanza di acqua dolce ma, nonostante queste avversità, l’equipaggio non perse la speranza. Utilizzando i resti della HMS Tyger, costruirono imbarcazioni di fortuna, con l’intento di fuggire dall’isola e cercare aiuto, ed in un atto di disperazione e determinazione, tentarono anche di catturare una nave spagnola, ma senza successo.
Dopo il fallito tentativo di catturare una nave spagnola, l’equipaggio della HMS Tyger si trovò di fronte a una scelta difficile: bruciarono ciò che rimaneva della loro nave per impedire che cadesse in mani nemiche e iniziarono a costruire una nave di fortuna con i materiali recuperati dal relitto. Questa decisione dimostrò la loro determinazione a non arrendersi alle avversità e a lottare per la libertà.
La costruzione della nave improvvisata fu un’impresa notevole, considerando le limitate risorse disponibili e le competenze necessarie per realizzare un’imbarcazione in grado di navigare per 700 miglia fino a Port Royal, in Giamaica, con i marinai che lavorarono insieme, mettendo in comune le loro conoscenze e abilità, per creare qualcosa che potesse portarli in salvo.
Per secoli, la storia della HMS Tyger fu raccontata solo attraverso documenti storici e racconti orali, fino a quando, nel 1993, i resti del naufragio furono scoperti. Questa scoperta fu un momento significativo per la comunità archeologica e storica, poiché fornì una connessione tangibile con il passato.
Gli archeologi del Parco nazionale di Dry Tortugas, del Centro risorse sommerse e del Centro archeologico sud-orientale hanno esaminato il sito nel 2021, trovando cinque cannoni britannici a circa 500 iarde dal sito principale del relitto, e questi reperti, insieme ai dettagli di un vecchio diario di bordo, hanno permesso di confermare senza ombra di dubbio che i resti appartenevano alla HMS Tyger.
La HMS Tyger non è solo un relitto; è un simbolo di coraggio, avventura e sopravvivenza. La sua storia è un promemoria della nostra eredità marittima e della capacità dell’uomo di superare le avversità con coraggio e ingegnosità, ed il direttore del parco, James Crutchfield, ha sottolineato l’importanza di questi ritrovamenti, affermando che ci aiutano a comprendere meglio le storie di coloro che ci hanno preceduto e gli eventi che hanno plasmato la nostra storia.
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