sabato, Novembre 23, 2024
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Henneguya salminicola: il 1° ed unico animale anossico

L’unico animale che sfida le regole della biologia, sopravvivendo senza ossigeno

Nel vasto e stupefacente regno della vita sulla Terra, ogni scoperta scientifica ha il potenziale di rivoluzionare la nostra comprensione dell’esistenza stessa, ed una di queste scoperte straordinarie è stata fatta nel 2020, quando i ricercatori hanno identificato il primo animale multicellulare noto che non richiede ossigeno per sopravvivere: il Henneguya salminicola.

Questo organismo, un parassita simile a una medusa ha sfidato una delle verità fondamentali che abbiamo a lungo considerato immutabili: la necessità di ossigeno per la vita multicellulare.

Henneguya salminicola

La scoperta del Henneguya salminicola non solo cambia la nostra comprensione di come può funzionare la vita sulla Terra, ma potrebbe anche avere implicazioni significative nella ricerca di vita extraterrestre.

La vita, come la conosciamo, ha iniziato a sviluppare la capacità di metabolizzare l’ossigeno, cioè di respirare, più di 1,45 miliardi di anni fa, questo processo è stato cruciale per lo sviluppo e la complessità della vita sulla Terra, ciononostante l’esistenza di Henneguya salminicola suggerisce che ci sono forme di vita che possono eludere completamente questo requisito, aprendo nuove possibilità per la vita in ambienti precedentemente considerati inospitali.

Il parassita Henneguya salminicola appartiene al phylum dei Cnidari, lo stesso gruppo che include coralli, meduse e anemoni di mare; nonostante le cisti che crea nella carne del salmone siano antiestetiche, il parassita non è dannoso e può vivere con il salmone per l’intero ciclo di vita. Nascosto all’interno del suo ospite, il piccolo cnidario può sopravvivere in condizioni ipossiche, cioè con bassi livelli di ossigeno, ma come riesce a farlo è stato un mistero fino a quando i ricercatori non hanno esaminato il DNA della creatura.

Attraverso tecniche di sequenziamento profondo e microscopia a fluorescenza, i ricercatori hanno condotto uno studio dettagliato su Henneguya salminicola e hanno scoperto che aveva perso il suo genoma mitocondriale, inoltre aveva perso la capacità di respirazione aerobica e quasi tutti i geni nucleari coinvolti nella trascrizione e replicazione dei mitocondri.

Come alcuni organismi unicellulari, aveva evoluto organelli correlati ai mitocondri, ma questi sono insoliti anche per la presenza di pieghe nella membrana interna non comunemente osservate.

La vita senza ossigeno: un paradigma rivoluzionario grazie al Henneguya salminicola

La scoperta di Henneguya salminicola ha scosso le fondamenta della biologia come la conosciamo, la vita senza ossigeno, una volta considerata impossibile per gli organismi multicellulari, è ora una realtà verificabile. Questo parassita sfida la nozione che la respirazione aerobica sia un requisito universale per la vita complessa. La sua esistenza suggerisce che la vita può adattarsi in modi che non avevamo mai immaginato.

Henneguya salminicola

L’adattamento di Henneguya salminicola a un ambiente privo di ossigeno è un esempio straordinario di evoluzione, mentre la maggior parte degli organismi multicellulari dipende dai mitocondri per produrre energia attraverso il processo di respirazione aerobica, il “nostro amico” ha perso questa capacità, per l’appunto si è adattato per sfruttare altre vie metaboliche che non richiedono ossigeno.

Questo adattamento potrebbe essere stato guidato dalla sua relazione simbiotica con il salmone, che fornisce un ambiente ricco di nutrienti dove l’ossigeno è meno necessario.

Implicazioni per la Ricerca di Vita Extraterrestre

La capacità di Henneguya salminicola di sopravvivere senza ossigeno apre nuove possibilità nella ricerca di vita extraterrestre, con gli scienziati che hanno a lungo cercato segni di vita in ambienti che assomigliano alla Terra –con l’assunzione che l’ossigeno sia un requisito essenziale– che grazie a questa scoperta potrebbero dover riconsiderare i loro criteri nella ricerca di vita al di fuori del nostro pianeta.

Potrebbe esserci vita in luoghi che prima consideravamo inospitali, come i mondi con atmosfere anossiche o i laghi sotterranei di lune ghiacciate.

La biologia di Henneguya salminicola è affascinante, non solo ha perso il suo genoma mitocondriale, ma ha anche ridotto significativamente il suo genoma nucleare, questo suggerisce che il parassita ha ridotto le sue funzioni biologiche al minimo necessario per sopravvivere, difatti la perdita di complessità genetica è un fenomeno raro e notevole nell’evoluzione, specialmente in un organismo multicellulare.

Molte domande rimangono aperte su come Henneguya salminicola sia in grado di generare energia e sostenere le sue funzioni vitali, quali vie metaboliche utilizza? Come si riproduce senza i processi cellulari tipici che richiedono ossigeno? La ricerca futura dovrà indagare questi misteri, offrendo potenzialmente nuove intuizioni sulla plasticità della vita.

Henneguya salminicola

La scoperta di Henneguya salminicola è un promemoria che la vita sulla Terra è incredibilmente diversificata e che le eccezioni alle regole possono portare a nuove scoperte, mentre continuiamo a esplorare l’universo e cercare segni di vita, dobbiamo rimanere aperti alla possibilità che la vita possa assumere forme che non abbiamo ancora immaginato.

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