Dopo il lancio avvenuto nel 2014, la sonda giapponese Hayabusa 2 ha raggiunto il suo obiettivo, l’asteroide Ryugu, dopo un viaggio durato quasi 4 anni. Da allora la sonda si è dedicata a mappare la roccia conosciuta come Ryugu (che in giapponese significa “Palazzo del drago”) prima di mandare due dei suoi rover in superficie lo scorso settembre, seguiti poi dal lander Mascot in ottobre. Durante questo periodo la sonda ha inviato immagini spettacolari della superficie dell’asteroide e ora si prepara ad eseguire la parte fondamentale della sua missione: la sonda stessa atterrerà sulla superficie di Ryugu alle 8 del mattino del 22 febbraio. L’annuncio è stato dato dall’agenzia spaziale giapponese JAXA.
“Il punto di atterraggio è deciso e il modo in cui atterreremo è confermato, quindi vogliamo fare del nostro meglio per raggiungere questo obiettivo senza commettere errori“, ha dichiarato il responsabile di progetto della JAXA, Yuichi Tsuda.
Da quanto si è potuto appurare finora, la composizione chimica di Ryugu è composta da nichel, ferro, cobalto, acqua, azoto, idrogeno e ammoniaca, che lo rendono un obiettivo primario per gli scienziati. Salvo ulteriori battute d’arresto, Hayabusa 2 raccoglierà entro la fine dell’anno campioni prelevati dal suolo dell’asteroide per riportarli sulla per la fine del 2020.