Il governo cinese ha scatenato l’allarme in coloro che si “preparano al giorno del giudizio” dopo che il consiglio di fare scorta di elementi essenziali ha portato a timori di una guerra imminente.
Gli acquirenti in preda al panico in tutto il paese si sono precipitati a comprare cibo, acqua e attrezzature di sopravvivenza mentre si diffondevano voci di un conflitto totale con Taiwan che potrebbe coinvolgere gli Stati Uniti e nei suoi alleati. Il panico è stato scatenato – pare per caso – da un avviso del ministero del Commercio che suggerisce alle famiglie di fare scorta di cibo in caso di emergenza.
In seguito al comunicato sono immediatamente partite speculazioni sul fatto che il governo si aspettasse carenze negli approvvigionamenti durante l’inverno. Secondo molte persone il comunicato potrebbe significare che la Cina si sta preparando ad invadere Taiwan dopo l’escalation di minacce sempre più estreme di Pechino rivolte agli Stati Uniti.
Altri hanno espresso il dubbio che il governa si stia preparando ad un severo lockdown per fermare un nuovo focolaio di Covid.
Scaffali vuoti e lunghe code sono stati visti nei supermercati di tutta la Cina mentre le voci, diventate virali online, hanno alimentato il panico nell’acquisto di generi alimentari. Gli acquirenti sono stati visti contendersi gli ultimi sacchetti di riso e farina dopo che alcuni prepper egoisti ne avevano acquistato più di mezza tonnellata ciascuno, afferma il quotidiano locale Jimu News.
Molto ricercati anche torce, noodles, olio da cucina e gallette, i biscotti a lunga conservazione preferiti dai survivalisti.
Un manager di un supermercato nella città di Changzhou ha detto che ieri mattina una folla enorme si è presentata all’apertura del supermercato, svuotando letteralmente gli scaffali nel giro pochissimo tempo e facendo file alla cassa di quasi due ore.
Anche nella città di Qidong si è scatenato il caos ed i negozi hanno rapidamente esaurito il riso. Qui sono stati segnalati numerosi furti della spesa ad alcune persone mentre tornavano a casa dopo gli acquisti. I funzionari del partito comunista sono stati costretti a fare appello alla calma e hanno assicurato ai cittadini che non ci saranno carenze o problemi di approvvigionamento.
Il quotidiano Economic Daily di proprietà del governo ha avvertito i lettori di non lasciare che la loro immaginazione diffonda i timori di un’invasione, spiegando che il consiglio del ministero era pensato per le persone che potrebbero trovarsi improvvisamente bloccate sotto le misure di contenimento del Covid.
Piede di guerra
Hu Xijin, caporedattore del quotidiano Global Times – portavoce del partito comunista – ha accusato gli utenti dei social media di aver seminato il panico. “Non credo che il paese voglia inviare un segnale al pubblico in questo momento attraverso un avviso del Ministero del Commercio che le persone debbano ‘sbrigarsi e prepararsi per la guerra’“, ha scritto.
Il panico mette in luce le crescenti tensioni negli ultimi mesi su Taiwan, che sono state pesantemente trattate dai media cinesi. L’Esercito Popolare di Liberazione, forte di due milioni di persone, organizza regolarmente esercitazioni di invasione e i jet cinesi effettuano incursioni nello spazio aereo di Taiwan.
Il mese scorso il Global Times ha affermato che la guerra “potrebbe scatenarsi in qualsiasi momento” in una violenta tirata contro gli alleati di Taiwan in Occidente. In risposta, il ministro degli Esteri di Taiwan ha avvertito che la Cina sarà presto pronta per una “invasione su vasta scala”.
Ancora, la scorsa settimana il presidente di Taiwan ha riconosciuto per la prima volta che truppe statunitensi sono sbarcate nell’isola per aiutare a preparare le difese, dichiarazione che ha scatenato la rabbia a Pechino e nuovi avvertimenti di “punizione dalla terraferma”.
Gli analisti hanno a lungo avvertito che le tensioni nella regione potrebbero trascinare gli Stati Uniti e altre nazioni nella terza guerra mondiale.
Articolo apparso originariamente su The Sun