Ezechiele e gli alieni

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di Oliver Melis per Aenigma

Da Peter Kolosimo a Eric Von Daniken, da Sitchin a Robert Temple sono tanti gli autori che hanno visto nel nostro passato la presenza di esseri provenienti da altri mondi, spesso la loro presenza, almeno secondo questi studiosi alternativi ha lasciato tracce nei monumenti antichi e negli scritti e nei racconti risalenti a epoche remote. Un testo che viene preso spesso in considerazione è l’Antico Testamento dove sarebbero celate le prove di incontri e contatti con esseri extraterrestri.

Molti ufologi per corroborare le loro teorie non si limitano a classificare gli avvistamenti catalogandoli con reglole precise, ma scavando nella storia passata ritengono di aver trovato episodi simili agli avvistamenti odierni tanto da affermare che sotto altre vesti, gli extraterrestri avrebbero guidato o forse addirittura creato, come sostiene Sitchin, la razza umana.

Uno degli episodi che tanti ufologi accomunano alle descrizioni delle segnalazioni UFO odierne è il racconto di Ezechiele e il turbine di fuoco citato da Erik Von Daniken.

Daniken afferma che nella Bibbia il racconto che ha come protagonista Ezechiele è il classico avvistamento di un UFO dove il protagonista, Ezechiele avrebbe avuto un contatto del terzo tipo, cioè avrebbe avvistato un oggetto volante e ne avrebbe visto i relativi passeggeri alieni.



«È incredibile», dice von Däniken. «Ezechiele non solo descrive ciò che vede ma anche ciò che sente e nell’insieme definisce tutto questo come “splendore di Dio”. Il profeta descrive anche creature alate a quattro facce umane che viaggiavano su dispositivi lucenti con ruote. Nello “splendore di Dio” c’era una cosa simile a un trono e su questo trono stava seduto un essere che sembrava umano e indossava abiti lucenti. Si spostava su un veicolo che, secondo Ezechiele, era provvisto di ali. Descrisse il rumore delle ali, simile al rombo di una cascata. Anche se gli storici della Bibbia suggeriscono che Ezechiele forse parlava in modo simbolico e si riferiva ai terrificanti nemici di Israele, potrebbe in realtà essere un altro esempio di visita aliena e la prova che aeromobili preistoriche esistettero veramente».

Gli elementi citati da Von Daniken “oggi” vengono interpretato da lui e da altri cultori degli antichi astronauti con le odierne conoscenze e un appassionato di ufologia sarà portato a trarre le stesse conclusioni di Von Daniken, ma gli elementi del racconto per ezechiele e i suoi contemporanei avrebbero avuto un significato totalmente diveso.

Ma il testo biblico cosa racconta?

[4]Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. [5]Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l’aspetto: avevano sembianza umana [6]e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. [7]Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d’un vitello, splendenti come lucido bronzo. [8]Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, [9]e queste ali erano unite l’una all’altra. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé.

[10]Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d’uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d’aquila. [11]Le loro ali erano spiegate verso l’alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. [12]Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro.

[13]Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. [14]Gli esseri andavano e venivano come un baleno. [15]Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro.

[16]Le ruote avevano l’aspetto e la struttura come di topazio e tutt’e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un’altra ruota. [17]Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di voltare nel muoversi. [18]La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt’e quattro erano pieni di occhi tutt’intorno. [19]Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. [20]Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote. [21]Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote.

[22]Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste, [23]e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l’una di contro all’altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo. [24]Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali. [25]Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste.

[26]Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. [27]Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l’elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore [28]il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l’aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.

Nubi e turbini di fuoco che diventano oggetti volanti, l’interpretazione è di Von Daniken, gambe e zoccoli che diventano carrelli di atterraggio, e ali che secondo alcuni diventano complicati sistemi di atterraggio ad elica, di questa rappresentazione è stata fatta anche una ricostruzione, una sorta di disco con quattro eliche e una cupola o cabina di pilotaggio. Von Daniken ha semplicemente interpretato in modo molto forzato una visione che utilizzava elementi dell’epoca che nulla hanno a che fare con un’astronave aliena o sistemi di propulsione all’avanguardia, e nei suoi libri ha usato questa tecnica innumerevoli volte sfruttando lo scarso senso critico di tanti lettori – sognatori.


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