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Esplosione nei cieli di Kiev: “caduto un satellite Nasa”. Ma la NASA smentisce

Come riportato da Repubblica, il capo dell'amministrazione militare di Kiev, Serhiy Popko, ha riferito che l'allarme aereo risuonato a Kiev ieri sera è stato dovuto alla "caduta di un satellite spaziale della Nasa"

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Esplosione nei cieli di Kiev:
Esplosione nei cieli di Kiev: "caduto un satellite Nasa"

Come riportato da Repubblica, il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Serhiy Popko, ha riferito che l’allarme aereo risuonato a Kiev ieri sera è stato dovuto alla “caduta di un satellite spaziale della Nasa“.

Intorno alle 22, nel cielo di Kiev è stato osservato un bagliore luminoso di un oggetto volante. Secondo le informazioni preliminari, questo fenomeno è stato il risultato della caduta sulla Terra di un satellite spaziale della Nasa. Per evitare che i detriti facessero vittime cadendo a terra, è stato annunciato l’allarme aereo. La difesa aerea non è entrata in funzione“, ha dichiarato Popko citato sul canale Telegram dell’amministrazione militare di Kiev.

L’allarme sulla capitale e l’omonima regione è durato quasi un’ora. Dopo le sirene, l’amministrazione regionale di Kiev aveva riferito che “un bersaglio aereo è stato rilevato nel cielo” con le forze di difesa aerea “in allerta”.

Diversi video poi pubblicati sui social media hanno immortalato l’esplosione di un oggetto che le autorità sostengono essere il satellite Nasa.



In effeti, la NASA aveva diramato un avviso secondo il quale il veicolo spaziale Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager (RHESSI), lanciato nel 2002 e dismesso nel 2018, sarebbe rientrato nell’atmosfera terrestre mercoledì 19 aprile 2022 alle 21:30 circa ET.

Secondo l’agenzia, la maggior parte del veicolo spaziale avrebbe dovuto bruciare durante il rientro in atmosfera ma alcuni componenti sarebbero potuti sopravvivere al rientro. Il rischio di danni a chiunque sulla Terra a causa del ritorno di RHESSI è stato stimato basso dalla NASA: circa 1 su 2.467.

Il veicolo spaziale era dotato di uno spettrometro per immagini, che registrava i raggi X e i raggi gamma del Sole. Il satellite ha catturato immagini di elettroni ad alta energia che trasportano gran parte dell’energia rilasciata nei brillamenti solari, ha detto la NASA.

Prima di RHESSI, non erano state scattate immagini a raggi gamma o immagini a raggi X ad alta energia di brillamenti solari, e i dati del veicolo spaziale hanno fornito indizi vitali sui fenomeni e le relative espulsioni di massa coronale.

Questi eventi solari rilasciano l’equivalente energetico di miliardi di megatoni di tritolo nell’atmosfera solare in pochi minuti e possono avere effetti sulla Terra, compresa l’interruzione dei sistemi elettrici.

Nel corso degli anni, RHESSI ha documentato l’enorme gamma di dimensioni dei brillamenti solari, da minuscoli nanoflare a enormi superflare decine di migliaia di volte più grandi ed esplosivi.

La NASA ha affermato che l’agenzia, insieme al Dipartimento della Difesa, ha monitorato il rientro del satellite nell’atmosfera terrestre.

 

 

 

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