L’eruzione dell’Etna, in Sicilia, sta espellendo lava, ceneri e fumo da settimane a seguito di una serie di eruzioni catturate da una sfilza di satelliti in orbita attorno alla Terra.
L’Etna, il vulcano più attivo di tutta Europa, è in stato di eruzione dal 2011. L’ultima serie è iniziata il 16 febbraio. Il vulcano ha eruttato quel giorno, di nuovo il 18 febbraio e poi di nuovo tra il 20 e il 23 febbraio. Durante queste eruzioni, fontane di lava si sono riversate nel cielo notturno, raggiungendo 0,7 chilometri di altezza all’inizio del mese e ottenendo 1,5 km sulla sommità del vulcano nel corso del mese.
Queste eruzioni “sono state tra le più violente nella giovane storia del cratere di sud-est“, ha detto in una dichiarazione alla NASA Marco Neri, un vulcanologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia .
Eruzione dell’Etna: il lavoro dei satelliti
I satelliti per l’osservazione della Terra sono stati utilizzati per controllare il fumo, la cenere e la lava lanciate dal vulcano. Il 18 febbraio, l’Operational Land Imager (OLI) sul satellite NASA-US Geological Survey Landsat 8 ha scattato una vista a colori naturali del vulcano, che è stata sovrapposta con dati a infrarossi per mostrare le aree calde (o punti in cui la lava era penetrata nel terreno).
Sempre il 18 febbraio, la missione Copernicus Sentinel-2 dell’Agenzia spaziale europea, composta da due satelliti, ha osservato l’eruzione. I satelliti europei hanno catturato un momento che, utilizzando immagini a infrarossi, ha mostrato la lava in arancione brillante e rosso.
Un’immagine
Pochi giorni dopo, mentre l’Etna era di nuovo in eruzione il 23 febbraio, il satellite NOAA-20 della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti ha scattato un’immagine con il suo strumento VIIRS (Visible Infrared Imaging Radiometer Suite) che evidenzia i pennacchi provenienti dal vulcano.
Il satellite Landsat 8 ha osservato di nuovo il vulcano il 25 febbraio, questa volta di notte. Utilizzando bande termiche e infrarossi a onde corte, è stato in grado di mostrare la lava in basso in base al calore che ne deriva.
Eruzioni forti ma non troppo
Sebbene queste recenti eruzioni siano state impressionanti, secondo la dichiarazione della NASA hanno causato interruzioni minori piuttosto che gravi danni all’area circostante. La cenere proveniente dall’Etna ha chiuso temporaneamente l’aeroporto di Catania e si è depositata in tutta la Sicilia ed i residenti locali hanno dovuto fare i conti con la caduta di cenere e rocce.