L’enigma della Maschera di ferro

A distanza di oltre tre secoli nessuno ha ancora svelato il mistero dell'identità dell'individuo conosciuto come Maschera di Ferro

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Sono passati oltre tre secoli, ma ancora nessun filologo, storico o letterato è  riuscito a fare luce sul mistero della Maschera di ferro. Un enigma reso ancor più affascinante dalla moltitudine di libri, film e cartoni animati girati su tale personaggio. Chi ricorda l’omonimo film del 1998 con Leonardo Di Caprio o l’anime del 1989 D’Artagnan (ispirato al romanzo di Alexandre Dumas, trasmesso su Canale 5 nei primi anni ’90) in cui appariva lo stesso personaggio nelle vesti di cattivo? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulla possibile identità della maschera di ferro. 

La Maschera di ferro: a studiare il caso fu inizialmente Voltaire

Il filosofo illuminista Voltaire scrisse che dietro la Maschera di ferro si sarebbe celato il fratello illegittimo di Luigi XIV, il Re Sole. Lo stesso Alexandre Dumas, nel suo ultimo libro dedicato ai Tre moschettieri (il visconte di Bragellone) offre una sua versione del misterioso personaggio, a dire il vero, molto “romanzata”. Ad ogni modo, i vari autori e registi hanno potuto cambiare qualche caratteristica, ma la Maschera di ferro rimane sempre lo stesso individuo: un misterioso prigioniero posto in arresto tra il 1669 e il 1670 che venne ospitato in più di una prigione nel corso della sua vita. 

Fu sempre accompagnato dallo stesso ufficiale

Come informa Vanilla Magazine, per 34 anni, la Maschera di ferro cambiò vari luoghi di detenzione, accompagnato tuttavia dallo stesso ufficiale, il quale a ogni trasferimento del detenuto era costretto a dirigere un carcere diverso! Tutto ciò fa pensare che la persona dietro la maschera fosse un personaggio non di poco conto. Per quanto riguarda il precitato ufficiale, egli altri non era che Benigne Dauvergne de Saint-Mars. Quest’ultimo fu presente anche alla sepoltura di Maschera di ferro dopo la sua morte. Le esequie si svolsero  il 19 novembre 1703 presso il cimitero di Saint-Paul-des-Champs a Parigi. L’uomo del mistero venne sepolto sotto il falso nome di Marchioly o Marchiergus. 

Nessuno vide mai il suo volto

Molte sono state le ipotesi circa la vera identità di Maschera di ferro. Una cosa sembra essere però certa: mai nessuno vide il volto reale del detenuto, avvolto da una maschera di vennuto color nero e rinforzata sul volto del prigioniero tramite cinghie di metallo. Una storia che sembra essere uscita da un racconto, eppure, stiamo parlando di un uomo che ha realmente camminato su questa terra. Le fonti storiche ci danno conferma, infatti, di come Maschera di ferro fosse stato detenuto in diversi penitenziari: nel forte di Exiles in Italia, presso la fortezza di Fort Royal nell’isola di Santa Margherita e poi ancora presso la Bastiglia nel 1698. 

Padre, fratello del re o forse un italiano!

Maschera di ferro potrebbe essere stato realmente il fratellastro di Luigi XIV. Costui avrebbe dovuto stare lontano dalla corte e non avrebbe potuto godere della libertà, per evitare potesse rivendicare eventuali diritti al trono. Non a caso, nonostante la sua condizione di prigioniero, l’uomo godeva di una vita tutto sommato agiata: aveva il permesso di tenere libri nella sua cella e poteva mangiare piatti prelibati. 



Si pensa, in alternativa, che Maschera di ferro altri non era che il vero padre di Luigi XIV. Una teoria sostenuta da Hugh Ross Williamson. In effetti, la nascita del sovrano fu atipica, in quanto avvenne solo dopo 20 anni dal matrimonio tra la regina Anna e suo marito Luigi XIII. Si dice che quest’ultimo fosse impotente e per assicurare un successore al trono francese, sotto consiglio del cardinale Richelieu, il re lasciò che la sua consorte giacesse con qualcun altro. Il poveretto scelto, una volta adempiuto al suo “compito” sarebbe stato condannato a una vita di prigionia per non suscitare possibili imbarazzi.

Un’altra ipotesi è che Maschera di ferro fosse in realtà il conte Ercole Antonio Mattioli. Il nobile italiano era una spia doppiogiochista al servizio contemporaneamente dei sovrani di Francia, di Spagna e dei Savoia. Sicuramente era un personaggio pericoloso per i segreti che portava con sé, ma per la corte francese conveniva che rimanesse in vita, per le importanti rivelazioni che poteva fornire. Solo tesi, nessuna sicurezza. Tuttavia, il mistero della Maschera di ferro è destinato ad affascinare gli appassionati ancora per anni e anni. 

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