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Delfino con i pollici fotografato nel Golfo di Corinto

Nei pressi del Golfo di Corinto è stato avvistato un delfino con pinne particolari che ricordano dei pollici ad uncino

I delfini sono cetacei caratterizzati da una bocca ricurva, che conferisce loro un “sorriso” permanente. Esistono 36 specie di delfini, presenti in ogni oceano. La maggior parte di essi sono marini e vivono nell’oceano o nelle acque salmastre lungo le coste. Ci sono alcune specie, tuttavia, come il delfino di fiume dell’Asia meridionale e il delfino del Rio delle Amazzoni, o boto, che vivono in corsi d’acqua e fiumi.

I delfini possono rilevare i campi elettrici

Delfino con i pollici: a cosa è dovuta questa particolare caratteristica

Quest’anno è stato avvistato nel Golfo di Corinto un delfino con pinne deformate che sembrano pollici a forma di uncino. Secondo gli esperti si tratta probabilmente di quello che sembra essere un difetto genetico avvenuto durante lo sviluppo nel grembo materno.

Delfino con i pollici

Gli studiosi dell’Istituto di ricerca sui cetacei Pelagos hanno avvistato il delfino in due occasioni lo scorso luglio durante le ricerche che si sono svolte al largo delle coste della Grecia. Nonostante l’aspetto insolito delle sue pinne, il delfino teneva il passo con il resto del suo branco ed è stato visto “nuotare, saltare, fare l’arco, giocare con altri delfini, ha detto Alexandros Frantzis, coordinatore scientifico e presidente del Pelagos Cetacean Research Institute.

È stata la prima volta in assoluto che abbiamo visto questa sorprendente morfologia delle pinne in 30 anni di indagini in mare aperto e anche in studi di monitoraggio di tutti i delfini spiaggiati lungo le coste della Grecia,” ha dichiarato Frantzis, che ha immortalato in qualche scatto il delfino con i pollici ad uncino.

Il Golfo di Corinto è una tasca semichiusa del Mar Ionio, inserita tra la terraferma greca e la penisola del Peloponneso. Ospita una società unica di delfini di specie miste che comprende delfini comuni (Delphinus delphis), delfini di Risso (Grampus griseus) e stenelle striate (Stenella coeruleoalba). Il delfino con i pollici auncino appartiene alla specie dei delfini striati.

Il delfino più grande, l’orca, può raggiungere i 9 metri di lunghezza. Il più piccolo, il delfino di Maui, è lungo appena un metro e mezzo. Essi si nutrono principalmente di pesci e calamari, che monitorano utilizzando l’ecolocalizzazione, un sonar integrato che fa rimbalzare le onde sonore sulla preda e rivela informazioni come la sua posizione, dimensione e forma. Possono arrivare ad emettere fino a mille ticchettii al secondo.

Vivendo in branchi che possono contare una dozzina o più esemplari, questi splendidi mammiferi sono particolarmente sociali e hanno notevoli doti comunicative. Come mammiferi appunto, hanno sangue caldo e allattano i loro piccoli. Essi hanno più di un compagno e generalmente producono un unico delfino cucciolo che rimarrà con la madre fino a sei anni, a seconda della specie.

Delfino con i pollici

Il delfino è  un nuotatore aggraziato ed elegante che può raggiungere velocità superiori a 18 miglia all’ora. Sono mammiferi giocosi e spesso si divertono sulla scia di una barca, saltando fuori dall’acqua, forse per divertimento, per comunicare o addirittura per liberarsi di fastidiosi parassiti.

Per il delfino del Maine, il riscaldamento delle temperature oceaniche dovuto a dei cambiamenti climatici ha causato lo spostamento di alcune delle sue fonti alimentari primarie in acque più profonde e più fredde. Inoltre, le ondate di caldo marino, causate anch’esse dai cambiamenti climatici, sembrano avere un effetto negativo sui tassi di riproduzione e sulla capacità della sopravvivenza del delfino.

Il delfino d’acqua dolce invece affronta l’ulteriore minaccia della frammentazione dei fiumi causata dalle dighe e del degrado dell’habitat. La salvaguardia dei delfini e di tutte le specie animali è un annoso problema che purtroppo non va d’accordo con l’intervento dell’essere umano sulla natura e sull’uso spropositato di sostanze inquinanti e piani urbanistici che trascurano il patrimonio naturalistico del nostro Pianeta.

L’uomo troppo spesso dimentica di fare parte anch’esso di un’ecosistema che va preservato, perché nel distruggerlo, si autodistrugge .

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