Dall’anno prossimo anche la Francia renderà obbligatorie 11 vaccinazioni.
Attualmente, sono solo tre i vaccini obbligatori in Francia e, precisamente, quelli relativi a difterite, tetano e poliomielite ma la nuova legge in materia di prevenzione voluta dal governo Macron estenderà l’obbligo della vaccinazione anche per morbillo, l’epatite B, l’influenza, la pertosse, parotite, rosolia, la polmonite, la meningite ed epatite C.
La nuova legge, riporta Le Figaro, è stata annunciata dal nuovo primo ministro francese Edouard Philippe martedì scorso.
Parlando al giornale francese Le Parisien il mese scorso, il ministro della Salute Agnès Buzyn aveva preannunciato l’intenzione di rendere obbligatori undici vaccini, alla luce dell’epidemia di morbillo in corso in Francia. Tra il 2008 e il 2016, più di 24.000 casi di morbillo (con 10 morti correlate) sono stati segnalati in Francia tra le persone non vaccinate, nonostante la disponibilità del vaccino.
“Oggi, in Francia, abbiamo un problema di salute pubblica, ” ha detto il ministro, “è riapparso il morbillo e non è tollerabile che vi siano bambini che muoiono a causa di esso: 10 sono morti dal 2008. Dal momento che questo vaccino è solo consigliato e non obbligatorio, il tasso di copertura è del 75 per cento, mentre dovrebbe essere il 95 per cento per evitare questa epidemia. Abbiamo lo stesso problema con la meningite “.
Nel mese di maggio, il governo italiano ha stabilito che i bambini devono essere vaccinati contro 12 malattie comuni prima di poter frequentare le scuole statali anche se una recente delibera ha ridotto questo numero a 10.
In uno studio effettuato su 65,819 individui in tutto 67 Paesi lo scorso anno, la Francia è risultato il paese con la maggiore diffidenza verso i vaccini in tutto il mondo. Oltre il 41% dei francesi intervistati ha espresso dubbi circa la sicurezza dei vaccini, rispetto alla media mondiale che è del 13%.
I timori sulla la sicurezza dei vaccini derivano, in gran parte, da una studio fraudolento da Andrew Wakefield. Lo studio, realizzato come perizia medica di parte nel corso di una causa intentata da una famiglia contro lo stato inglese, fupubblicato sulla rivista medica The Lancet nel 1998, sosteneva un legame tra i vaccini contro il morbillo, la parotite e la rosolia e la comparsa di autismo e malattie intestinali.
Alla fine si dimostrò che lo studio era stato realizzato con dati falsi ed inventati e Wakefield fu radiato dall’albo dei medici. Lo studio fu ritirato dalla rivista.