Alla fine di novembre, il rover Curiosity, da poco tornato all’operatività dopo un lungo stop causato da problemi al computer che lo gestisce, ha individuato una roccia particolarmente interessante, che è stata soprannominata “Little Colonsay“. Nelle prime foto della roccia presa dal rover, Little Colonsay appare insolitamente brillante, portando gli scienziati del team che gestisce il rover a sospettare che potrebbe trattarsi di un meteorite che si è schiantato sulla superficie di Marte.
“Ma l’occhio può ingannare e le prove provengono solo dalla chimica“, ha scritto uno scienziato della missione in un aggiornamento sul blog della NASA dedicato al rover pubblicato il 28 novembre. Curiosity sta tentando di acquisire informazioni più dettagliate sulla roccia per confermarne l’origine e la composizione.
Il motivo per cui Little Colonsay ha attirato l’attenzione sta proprio nel suo aspetto insolito: dalle immagini appare lucido e brillate, come un pezzo di metallo levigato, un fatto decisamente insolito per un meteorite che ha attraversato l’atmosfera e il cui strato esterno dovrebbe essere stato fuso e carbonizzato, quindi dovrebbe apparire opaco e annerito, presentando una crosta di fusione. Certo, l’atmosfera di Marte è più sottile di quella della Terra e questo non sarebbe il primo meteorite dall’aspetto insolito individuato su Marte.
Proprio Curiosity, nel novembre del 2016, individuò un piccolo sasso delle dimensioni di una pallina da golf il cui aspetto incuriosì i tecnici che gestiscono il rover e che si rivelò essere un piccolo meteorite ferroso.
Le analisi di Little Colonsay sono in corso e se ne sta occupando lo strumento ChemCam di Curiosity. Intanto, altri strumenti del rover stanno perforando e campionando altre rocce vicine mentre i sensori ambientali stanno controllando l’area circostante.
Una cosa è certa: ufologi e complottisti hanno nuovo materiale su cui speculare per avanzare le loro assurde ipotesi.