Curiosity immortala la danza di un diavolo di sabbia su Marte

Il rover della NASA Curiosity è riuscito ad immortalare con sorprendente nitidezza un diavolo di sabbia marziano

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Mentre Curiosity stava monitorando il paesaggio marziano per poter studiare l’attività dei venti del Pianeta Rosso, ha avuto la fortuna di imbattersi nella danza di un “diavolo di sabbia“, successivamente immortalato in questa GIF resa disponibile dalla NASA.

dust devil

Clarie Newman, membro del team Curiosity, ha dichiarato: “Questo diavolo di polvere era così impressionante che – se guardi da vicino! – puoi solo vederlo muoversi a destra, al confine tra i pendii più scuri e quelli più chiari, anche nelle immagini grezze”. Riuscire a rubare uno scatto ad un diavolo di sabbia infatti è molto complicato, poiché richiede una certa esperienza nella postproduzione dello scatto stesso.

I diavoli di sabbia sono turbini d’aria caratteristici delle zone aride e desertiche. Sono stati rilevati per la prima volta su Marte negli anni 70, grazie alla sonda Viking, per poi avere continue conferme della loro esistenza nelle missioni successive.

La loro genesi è legata ad un eccessivo surriscaldamento del suolo, e l’aria calda, in presenza di una depressione, viene spinta verso l’alto, aspirando altra aria dai lati e generando il caratteristico turbine. Il diavolo di sabbia ha una vita breve ma intensa, e nonostante il nome appaia terrificante, si dissolve senza creare danni a cose o persone. Su Marte, sebbene l’atmosfera sia molto meno densa rispetto a quella terrestre, questi fenomeni possono essere fino a una decina di volte più alti e ben cinquanta volte più ampi di quelli che di formano sul nostro pianeta.



Intanto Curiosity, il rover della NASA lanciato il 26 novembre 2011 e atterrato su Marte il 6 agosto 2012, prosegue il suo lavoro di indagare sulla possibilità di rintracciare forme di vita sul Pianeta Rosso. La Newman conclude: “Le misurazioni della polvere ci aiuteranno a monitorare l’attività regionale della polvere su Marte che è stata vista dalla superficie e dall’orbita negli ultimi sol. Un “sol” è un giorno su Marte.

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