OpenAI ha prodotto un video tramite la sua nuova creatura, Sora, per la promozione di una nuova stagione di TED Talks. Il movimento generato dal filmato induce leggermente la nausea e porta gli spettatori ad avere un’esperienza simile a quella che si prova quando si è sulle montagne russe attraverso laboratori di ricerca, fabbriche e aule prima di finire con un’inquadratura di qualcuno che tiene un discorso sul palco.
TED si prepara a una nuova serie di conferenze che si concentreranno sull’intelligenza artificiale, un argomento quando mai attuale in questa società che guarda sempre di più al futuro. Come Chatgpt, anche Sora è probabilmente destinato a far parte della quotidianità della vita di ogni utente e probabilmente potremo divertirci a utilizzarlo gratuitamente sia per scopi professionali che per puro divertissement, anche se bisognerà attendere ancora un po’. Qui di seguito vi proponiamo l’ultimo video creato in occasione della nuova stagione dei TED Talks.
What will TED look like in 40 years? For #TED2024, we worked with artist @PaulTrillo and @OpenAI to create this exclusive video using Sora, their unreleased text-to-video model. Stay tuned for more groundbreaking AI — coming soon to https://t.co/YLcO5Ju923! pic.twitter.com/lTHhcUm4Fi
— TED Talks (@TEDTalks) April 19, 2024
Sora, un sistema chiuso al momento
Attualmente solo un piccolo gruppo di artisti e creatori approvati da OpenAI può realizzare qualsiasi cosa utilizzando Sora: si tratta infatti di un sistema ancora chiuso. Si prevede che la situazione cambierà entro la fine del 2024 poiché OpenAI cerca di integrare Sora in ChatGPT e strumenti di terze parti come Adobe Premiere Pro.
Il video sui TED Talks è stato creato, tramite l’utilizzo di Sora, dal regista di Los Angeles Paul Trillo. Quest’ultimo detto che per ottenere la clip finale in 1:33 ha dovuto creare oltre 330 clip da istruzioni di testo e poi modificarle. Il video finale è composto da un totale di 25 clip, tutte realizzate dall’intelligenza artificiale, ad eccezione del logo TED.
Cosa sono i TED Talks?
I TED Talks sono una serie di conferenze che si svolgono in tutto il mondo, organizzate dall’organizzazione no-profit Technology, Entertainment, Design, fondata nel 1984. Queste conferenze hanno l’obiettivo di diffondere idee meritevoli di essere condivise attraverso brevi presentazioni di massimo 18 minuti. I TED Talks hanno coperto, nel corso del tempo, una vasta gamma di argomenti, tra cui scienza, tecnologia, design, arte, politica, economia, cultura e questioni globali.
Il marchio TED è stato fondato nel 1984 da Richard Saul Wurman e Harry Marks. La prima conferenza si è svolta a Monterey, in California, nel 1984. Nel 2001, Chris Anderson, un imprenditore britannico, ha acquisito i diritti e ha portato l’organizzazione a nuovi livelli di popolarità e influenza. Nel corso degli anni, questi eventi hanno guadagnato popolarità in tutto il mondo grazie alla disponibilità dei video online, che hanno reso accessibili le idee presentate alle conferenze a un vasto pubblico.
Ogni TED Talk ha una durata massima di 18 minuti, con alcune conferenze più brevi. I relatori provengono da diverse discipline e background, tra cui scienziati, artisti, imprenditori, attivisti e innovatori. Questi sono incoraggiati a presentare le loro idee in modo coinvolgente e accessibile, utilizzando spesso storie personali, esempi concreti e visivi accattivanti. Dopo la conferenza, questi monologhi sono resi disponibili gratuitamente online sul sito web ufficiale e su YouTube, consentendo a milioni di persone in tutto il mondo di accedere alle presentazioni.
Conclusioni
In sintesi, i TED Talks sono conferenze globali che offrono un palcoscenico per idee innovative e stimolanti, presentate da una varietà di relatori provenienti da diverse discipline e background. Queste presentazioni brevi e coinvolgenti hanno avuto un impatto significativo nel diffondere idee e stimolare il dialogo su questioni importanti in tutto il mondo. Non sono state tuttavia esenti da critiche e dibattiti su come possono essere migliorate per massimizzare il loro impatto e la loro inclusività.