Cos’è un volo suborbitale?

“Suborbitale” è un termine che abbiamo sentito spesso negli ultimi giorni, prima in relazione al volo di Sir Richard Branson a bordo dell’astronave alata VSS Unity di Virgin Galactic e poi a proposito del lancio di Jeff Bezos a bordo del razzo New Shepard di Blue Origin per toccare i confini dello spazio e sperimentare alcuni minuti di assenza di gravità.

Ma cosa significa esattamente “suborbitale”?

In poche parole, significa che mentre questi veicoli attraversano il confine non ben definito tra atmosfera e spazio, non vi arrivano abbastanza velocemente da rimanere nello spazio ed entrare in orbita intorno alla Terra.

Se un veicolo spaziale – o qualsiasi altra cosa – raggiunge una velocità di 28.000 km/h o più, invece di ricadere al suolo, entra in orbita.

Tutto ciò che viene lanciato nello spazio ma non ha una velocità orizzontale sufficiente per rimanere nello spazio, come i velivoli dei due miliardari, torna sulla Terra e quindi vola su una traiettoria suborbitale.

L’importanza di un volo suborbitale privato

Sebbene i due veicoli spaziali lanciati nel luglio 2021 non siano entrati in orbita, il raggiungimento dello spazio in veicoli spaziali privati ​​è una pietra miliare nella storia dell’umanità.

Le persone a bordo di questi e di tutti i futuri voli suborbitali del settore privato saranno per alcuni minuti nello spazio, sperimenteranno alcuni minuti di esilarante assenza di gravità, godranno di uno spettacolo incredibile potendo ammirare il nostro pianeta da un punto di vista finora riservato a pochi e si guadagneranno le loro ali da astronauta.

Razzi e palle da baseball

Concettualmente, i razzi su cui hanno volato Branson e Bezos non sono molto diversi da una palla da baseball lanciata in aria.

Più velocemente riesci a lanciare la palla verso l’alto, più in alto andrà e più a lungo rimarrà in aria. Se imprimi alla palla anche con un po’ di velocità laterale, descriverà un arco ma, a parità di forza, raggiungerà un’altezza massima minore.

Immagina di lanciare la tua palla da baseball in un campo aperto. Quando la palla si alza, rallenta, poiché l’energia cinetica inerente alla sua velocità viene scambiata con energia potenziale sotto forma di aumento dell’altitudine. Alla fine la palla raggiungerà la sua massima altezza e poi ricadrà a terra.

Ora immagina di poter lanciare la palla da baseball abbastanza velocemente da raggiungere un’altezza di 97 km. A questo punto la palla ha raggiunto lo spazio. Ma quando la palla raggiunge la sua altezza massima, avrà velocità verticale zero e inizierà a ricadere sulla Terra.

Il volo potrebbe richiedere diversi minuti e durante la maggior parte di quel tempo la palla sperimenta quasi l’assenza di gravità, così come gli astronauti che hanno volato a bordo delle due navicelle.

Proprio come l’ipotetica palla da baseball, gli astronauti hanno raggiunto lo spazio ma non sono entrati in orbita, quindi i loro voli vengono definiti suborbitali.

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