Viaggi: cosa provare della cucina cretese

La cucina cretese è rinomata sia in Grecia che a livello internazionale per i suoi ingredienti e sapori unici

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In tempo di vacanze non sono pochi i turisti che si recano a visitare l’isola di Creta, rinomata per le sue spiagge ed il suo mare, e molti credono che la sua offerta culinaria sia in linea con la tradizione greca, ma non è così: formaggi, olio d’oliva e i liquori sono solo una parte della cucina di quest’isola posta in mezzo al mediterraneo orientale.

Creta è un’isola selvaggia, dai tratti fieri, caratterizzata dal terreno montuoso ed una cultura tradizionale estremamente radicata. La cucina cretese è rinomata sia in Grecia che a livello internazionale per i suoi ingredienti e sapori unici. Basata su tecniche culinarie semplici è la varietà dei prodotti locali che contraddistingue i piatti: erbe di montagna, bulbi, formaggi unici, pesce fresco, il famoso olio di Creta, e il Raki, un brandy d’uva frizzante.

Non lasciare Creta senza aver provato…

Formaggi cretesi

Sembra che quasi ogni villaggio cretese abbia un suo formaggio tipico. Solitamente sono formaggi a base di latte di pecora o di capra, o una combinazione di entrambi e ogni varietà di formaggio ha la sua interpretazione locale. Della legione di deliziosi formaggi prodotti sull’isola sono certamente da provare il Graviera, un formaggio duro, più dolce quando è fresco con poca stagionatura ma che acquisisce un delizioso sapore di nocciola dopo l’invecchiamento. Sono molti anche i formaggi di tipo cremoso come il pichtogalo Chanion o myzithra, un formaggio fresco dal gusto delicato ricavato dal siero del latte.

Dakos

Il dakos è conosciuto in tutta Creta con nomi diversi… Alcuni lo chiamano Koukouvagia  (letteralmente ‘civetta’); ad est lo chiamano kouloukopsomo (letteralmente ‘il pane cucciolo’). Che cosa è? Una fantastica insalata greca detta meze, fatta su bruschette di fette biscottate di orzo Paximadi, non sul pane. Le fette biscottate vengono leggermente imbevute in acqua o olio d’oliva per ammorbidirle e poi vengono condite con pomodoro fresco formaggio grattugiato e myzithra, il formaggio cremoso a base di latte di capra. Il tutto viene poi insaporito con olio extravergine di oliva di Creta e spolverato con sale, origano e pepe.

Lumache fritte (Chochlioi boubouristi)

Non solo i francesi ritengono le lumache una prelibatezza. A Creta le lumache si mangiano da  da millenni. Le chochlios (lumaca in dialetto locale)vengono cucinate fritte con farina e olio caldo in una padella, poi cosparse di vino (o aceto) e portate in tavola. Alcuni aggiungono un pizzico di rosmarino selvatico. Le lumache vengono cotte a mano dalle donne e cotte da vive.



Torte di formaggio cretesi (kaltsounia)

Queste piccole torte possono apparire simili alla moltitudine di torte al formaggio che si incontrano in tutta la Grecia, ma queste sono uniche! Per iniziare, la pasta sfoglia viene fatta obbligatoriamente a mano, di solito a forma di piccole tazze. Il riempimento varia in ogni località e, spesso, di famiglia in famiglia. Si tratta di un impasto che di solito tende verso il dolce, composto da un certo numero di formaggi cretesi come il myzithra o il Malaka, ma non la feta. Il tocco finale è il miele di Creta spalmato sulla parte superiore che rende la torta un’inebriante combinazione di dolce e salato.

Agnello con stamnagathi

AgnelloCome con la maggior parte dei cibi greci, i cretesi hanno una propria versione su come cucinare l’agnello. La loro versione incorpora la stamnagathi, un’erba selvatica molto ricercata nei ristoranti di alto livello locali. L’agnello si cucina saltato in padella con olio d’oliva caldo e origano accompagnato con la stamnagathi verde e la salsa avgolemono (una salsa di uova e limone) o, più semplicemente, una spruzzata di limone fresco.

Gamopilafo

Come suggerisce il nome (Gamos significa ‘matrimonio’ in greco), questo piatto di riso è offerto nei matrimoni tradizionali cretesi. Potrete trovarlo, però, non solo quando l’intero villaggio sta celebrando le nozze nella piazza del paese ma anche in molte taverne cretesi. Come un risotto è preparato in un ricco brodo di carne ricavato dopo aver bollito carne di capra, agnello o gallo. Poi  vi si incorpora una spruzzata di succo di limone e quantità generose di stakovoutiroun burro ricavato dalla pelle cremosa che si forma sulla parte superiore del latte fresco di capra bollito fresco. Una vera delizia!

Bulbi di montagna (Askordoulakous)

Parte della magia della cucina cretese è dovuta agli ingredienti raccolti sulle colline intorno ai villaggi. Gli Askordoulakous sono bulbi di erbe selvatiche che i cretesi mangiano in insalata fresca, condita con olio e aceto o limone. Ne producono anche una versione sottaceto, oppure in umido con olio d’oliva locale, aceto e farina. I delicati fiori bianchi di questi bulbi sono commestibili, semplicemente cotti o utilizzati in altri piatti.

Carne di maiale affumicato (Hirina apakia)

PigsNon facile da ricreare al di fuori della Grecia questo succulento piatto di maiale affumicato, realizzato con un processo che dura diversi giorni. Per prima cosa, le strisce di carne di maiale vengono marinate in aceto per diversi giorni. Poi si accende un fuoco bruciando erbe locali quali salvia, alloro e rosmarino e la carne viene appesa sopra di esso ad affumicarsi. Il fumo viene continuamente alimentato per mantenere l’aroma erbaceo che infonderà la carne. Il prodotto finale ha il sapore delle erbe fresche e viene servita fredda, a fette sottili.

Torte Sfakia (pites Sfakianes)

Queste gustose torte sono prodotte in una regione costiera montagnosa della parte meridionale di Creta chiamata Sfakia. A prima vista, queste torte sembrano frittelle ma, oltre alla farina, la pasta contiene, l’olio d’oliva locale, e il rakiun liquore cretese. Oltre a questo, un numero qualsiasi dei vari formaggi cretesi, morbidi di capra o di latte di pecora come il myzithra o il pichtogalo Chanion sono inseriti al centro della torta che viene poi fritta e leggermente spazzolata di olio d’oliva. Prima di mangiarla viene innaffiata con miele di timo o di erica.

Il Brandy di Creta (Raki o Tsikoudia)

In autunno, dopo la vendemmia, gli abitanti dei villaggi cretesi si riuniscono intorno ad alambicchi di rame posti sopra fuochi all’aperto: lo scopo è quello di fare il raki, un’acquavite distillata dalle vinacce  che in ogni taverna e kafeneio (caffè) cretese è possibile gustare. il raki è la versione locale della grappa ed è chiamato anche tsikoudia in alcune parti dell’isola. Si beve tutto di un fiato, senza aggiunta di acqua. Il raki non va confuso con l’ouzo, infatti non contiene anice né altre erbe. I cretesi, di solito, di solito accoppiano il raki con il mezes, olive o fette biscottate di orzo.

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