Una sonda spaziale ha contribuito a svelare alcuni misteri riguardanti il Sole. C’è qualcosa di strano nell’atmosfera solare, ma adesso abbiamo qualche elemento in più per fare un po’ di chiarezza.
Le nuove osservazioni del Solar Orbiter dell’Agenzia spaziale europea (ESA) suggeriscono che la costante riconnessione di minuscole linee di campo magnetico potrebbe essere almeno una parte del motivo per cui alcune parti del Sole sono molto più calde di altre.
La superficie del Sole ha una temperatura media di circa 5.500 gradi Celsius, una temperatura normale per una stella simile alla nostra. Ma il materiale nella sua atmosfera diventa più caldo con la distanza dalla superficie, raggiungendo un picco sconcertante di 2 milioni di gradi Celsius nei tratti più alti noti come corona.
L’inversione della temperatura nella corona del Sole
Sappiamo di questa inversione della temperatura coronale dagli anni ’40 e si pensa che sia una caratteristica comune nelle stelle. Ma ciò che gli scienziati non sono stati in grado di determinare è perché.
Uno dei principali candidati per spiegare questo fenomeno è la riconnessione magnetica costante su piccola scala. Almeno su larga scala, la riconnessione magnetica è un comportamento solare ben documentato. La maggior parte delle stelle sono sfere turbolente e caratterizzate da plasma incredibilmente caldo; un fluido costituito da particelle cariche che interagisce fortemente con le forze elettromagnetiche.
Ciò significa che corpi celesti come il nostro Sole sono decisamente irti di campi magnetici estremamente complicati e disordinati.