Al giorno d’oggi ci sono numerosi meccanismi per rendere la logistica e altri processi interni ad una qualunque attività, ancor più veloci ed efficaci. La tecnologia in tal senso ha fatto passi da gigante e ha permesso agli esseri umani di poter far uso di appositi software e dispositivi utili alla causa. L’utilizzo di questi efficaci strumenti è ormai diffuso sul piano internazionale e sono declinati in forma diversa nella vita di chiunque. Non si può pensare di riuscire a vivere senza un computer, uno smartphone e così via. Per i consumatori è possibile, ad esempio, risalire alla provenienza di un prodotto alimentare; d’altronde, si prova sempre interesse nel conoscere cosa si mangia.
L’identificazione dei prodotti è importante anche nell’ambito dei processi interni di un’azienda, vedi la verifica delle giacenze e l’inventario, ed è per questo che implementare l’utilizzo dei codici a barre, che possono essere scaricati dal web su siti attivi in questo campo come Labeljoy.com, è importante anche per le piccole imprese e attività commerciali. In questo modo infatti, grazie ai moderni registratori di cassa interattivi è possibile avere sempre la situazione aggiornata su acquisti, vendite e prodotti in giacenza. Insomma, le funzionalità sono variegate e tutte incredibilmente utili alla causa: ma come si identifica un prodotto? Ecco delle informazioni utili.
Come avviene l’identificazione di un prodotto
Nel momento in cui si va al supermercato o in qualunque altro negozio addetto alla vendita di una determinata tipologia di articoli, ci si chiede se siano riscontrabili informazioni più precise circa il prodotto alla quale si è interessati. Che si tratti di cibo o di una macchina fotografica, è tramite l’etichetta che è possibile identificare il suddetto prodotto, poiché viene riportato un codice univoco. Solitamente quest’ultimo è presentato nella forma di un codice a barre (o lineare o bidimensionale), in grado di rappresentare concretamente la carta d’identità della singola merce.
Tuttavia, il codice a barre non è l’unico modo tecnologico per venire a capo dell’identificazione di un prodotto, bensì la si può effettuare anche mediante il tag RFID passivo, che funziona grossomodo come il codice a barre ma facendo uso delle radiofrequenze. Per ottenere l’automatizzazione del processo di identificazione, basta leggere le etichette con i codici; stesso discorso è da farsi per i cartelli stampati da appositi macchinari, ovvero dalle stampanti professionali o industriali. Qualunque codice o cartellino adesivo è fondamentale per la vendita di un prodotto perché consente al venditore prima, e al consumatore poi, di assorbire le informazioni utili su di esso.
Con quali lettori è possibile decifrare un codice a barre?
Per arrivare a compiere l’identificazione di un prodotto, è necessario acquisire un codice a barre tramite gli strumenti necessari, ovvero degli appositi lettori barcode. Quest’ultimi si differenziano per forme e caratteristiche, perché possono essere presenti delle esigenze di scansione diverse a seconda del codice o dell’attività.
Per i codici a barre lineari, lo strumento indicato è il lettore di codici 1D; mentre per i codici a barre bidimensionali, il lettore di codici 2D è quello adatto. Inoltre, è essenziale sapere come viene utilizzato il lettore, perché a seconda di ciò ne esistono alcuni per un impiego manuale e altri che sono omnidirezionali: si tratta di dispositivi utilizzati a mano libera e connessi a un computer o ad altri dispositivi tramite cavi o WiFi.
Si può proseguire la lista con i lettori a penna, quelli industriali e quelli da banco o fissi, ossia installati su di una superficie fissa. Poi ci sono i lettori a presentazione per chi deve leggere i codici in sequenza e, dunque, velocemente: si posizionano i prodotti su di un piano e poi li si passano rapidamente al lettore. I lettori automatici presenti nei magazzini, invece, sono abili nel riconoscimento ottico dei caratteri presenti nei codici a barre. Infine gli scanner di visione consentono anche di osservare la forma e il colore di un prodotto.