Gli Gnocchi di patate sono tipici della cucina italiana. Si tratta infatti di un impasto a base di patate lesse, uovo (ma c’è anche chi non lo mette) e farina, da cui realizzare piccoli bocconcini dalla forma tondeggiante.
Si possono fare sia piccoli gnocchetti, che di solito si lasciano lisci, oppure è possibile creare i classici gnocchi rigati che risultano essere un po’ più grandi. Una volta fatti gli gnocchi, questi vengono lessati in acqua bollente salata e successivamente conditi con salse e sughi a fantasia.
Ma vediamo come realizzare gli gnocchi di patate fatti in casa.
Ingredienti per fare gli gnocchi di patate in casa
Ecco cosa ci occorrerà per realizzare una quantità di gnocchi per circa 4 persone: |
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500 grammi di patate, 150 grammi di farina e circa 1/2 uovo sbattuto. Ma si possono preparare benissimo anche senza uova, basta lavorare il composto con patate asciutte e fredde. Vediamo come procedere per realizzare gustosi gnocchi di patate. Prima di tutto vanno bollite le patate con tutta la buccia in abbondante acqua fredda per circa 20 – 25 minuti. Il consiglio è quello di scolarle solo quando risultano morbide alla forchetta. Una volta cotte bene vanno dunque scolate e va eliminata accuratamente la buccia. Per schiacciarle aspetteremo prima che si intiepidiscano e andremo ad utilizzare uno schiacciapatate. Mettiamo tutto il ricavato in un recipiente e attendiamo almeno 10 minuti, finché l’impasto non risulti fresco al tatto. Infatti il trucco sta nel fatto che la purea fredda assorbe meno farina. Ora aggiungiamo un po’ di sale, mezzo uovo sbattuto e farina e impastiamo poco e velocemente, perché lavorare troppo l’impasto lo renderebbe colloso. Quindi formiamo una palla e mettiamoci subito a realizzare i nostri gnocchi di patate. Procediamo spolverando il nostro piano di lavoro con un po’ di farina e tagliamo un pezzo di impasto. Realizziamo a questo punto dei filoncini dello spessore di un pollice e affettiamo facendo delle pallette di circa 2 centimetri. Si possono lasciare gli gnocchi lisci oppure, se preferiamo averli rigati, possiamo servirci di una forchetta leggermente infarinata, e facciamo scivolare il nostro gnocchetto sulla parte interna pressando leggermente con il dito indice. In alternativa alla forchetta, si può ovviamente utilizzare l’attrezzo riga gnocchi spolverato leggermente di farina. A mano a mano che realizziamo gli gnocchi di patate possiamo disporli in un vassoio infarinato. Una volta finito di realizzare gli gnocchi lasciamoli riposare per circa 20 minuti, dopo di che sarà il momento di cuocerli. La cottura degli gnocchi di patate deve essere fatta preferibilmente in una pentola grande con abbondate acqua e sale grosso. Gli gnocchi vanno immersi con l’aiuto di una raschietta o un tarocco, senza prenderli con le mani, altrimenti si potrebbero deformare. Facciamo quindi scivolare direttamente gli gnocchi di patate nella pentola. Una volta messi in acqua non vanno girati né toccati, ma sono pronti da scolare solo quando saranno completamente risaliti in superficie. Una volta riemersi scoliamoli con un mestolo forato mettendoli nel contenitore dove abbiamo precedentemente preparato il nostro sugo preferito, che può essere un sugo semplice, al ragù, un condimento ai quattro formaggi, un pesto fresco, insomma ciò che amiamo di più. Una volta messi nel recipiente mescoliamoli bene e impiattiamo. Possiamo aggiungere del parmigiano e del basilico. Cerchiamo di servirli belli caldi. Vino da abbinare agli gnocchi di patate Innanzi tutto bisogna vedere quale sugo si è scelto per gli gnocchi, ma al di là di questo lo gnocco si sposa bene sia col vino rosso che con il vino bianco. Se si preferisce il vino rosso, questo dovrà avere una bella acidità e una gradazione alcolica sostenuta, per poter equilibrare la ricca untuosità degli gnocchi; quindi andrà bene un Nebbiolo. Lo stesso discorso vale per il vino bianco: un Gavi fresco potrà dare sicuramente grandi soddisfazioni. Storia degli gnocchi di patate Sembra che le prime ricette degli gnocchi siano state pubblicate per la prima volta nella seconda metà del Cinquecento da parte di Cristoforo Messisbugo e Bartolomeo Scappi, due tra i più grandi cuochi del Rinascimento. I “maccaroni detti gnocchi” venivano impastati con farina, pangrattato, acqua bollente e uova, e poi passati “su il rovescio della gratugia”, pressappoco come si fa con gli gnocchi di patate moderni. Erano poi serviti asciutti ed il condimento era quello tipico di tutta la pasta rinascimentale, ovvero composto da burro, formaggio e spezie, ma anche un po’ di zucchero. A partire invece dalla seconda metà del Ottocento, e precisamente nel 1880 si diffusero a macchia d’olio gli gnocchi a base di patate. Questi venivano conditi con sugo di carne o al ragù, ma erano gustati anche in bianco con burro fuso e formaggio, e con l’aggiunta di aromi come la salvia, o spezie come la noce moscata o la cannella. |