(ANSA) – “La data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella Storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente. Svergognati e annientati senza sparare un colpo“.
Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che Mosca ha annunciato l’inizio del ritiro di truppe schierate ai confini con l’Ucraina, mentre gli Usa prevedevano un attacco per domani, 16 febbraio.
2 – LAVROV, IL NOSTRO RITIRO ERA GIÀ PIANIFICATO
(ANSA) – Il ritiro delle truppe russe alle loro basi “era pianificato” e “non dipende dall’isteria occidentale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Il ministro, citato dalla Tass, ha aggiunto che le notizie diffuse dall’Occidente su una invasione russa dell’Ucraina sono “terrorismo mediatico”.
3 – UCRAINA: MOSCA, ALCUNE FORZE A CONFINE RIENTRANO ALLA BASE
Alcune delle forze russe schierate per esercitazioni militari nei pressi della frontiera ucraina stanno rientrando alle loro basi, riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.
“Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi“, ha dichiarato in una nota il generale maggiore Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa.
“Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti“, aggiunge Mosca. Il Cremlino ha confermato l’inizio di un ritiro pianificato dal confine ucraino delle sue truppe impegnate nelle esercitazioni militari. Il Cremlino considera la decisione degli Usa di evacuare i loro diplomatici da Kiev come “un’isteria esibizionista e senza senso“. ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.
“Insieme ai nostri partner occidentali siamo riusciti a impedire ogni nuova escalation da parte della Russia“. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo che Mosca ha annunciato l’avvio del ritiro di una parte delle sue truppe impegnate nelle esercitazioni al confine ucraino.
La Germania ha chiesto alla Russia di “ritirare le proprie truppe” schierate ai confini dell’Ucraina. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, nel giorno dell’incontro a Mosca tra il cancelliere Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. “La situazione è particolarmente pericolosa e può degenerare in qualsiasi momento” e “noi dobbiamo utilizzare tutte le opportunità di dialogo per ottenere una soluzione pacifica“, ha affermato la ministra Baerbock in una nota, sottolineando che “la responsabilità di una de-escalation è chiaramente dal lato della Russia, e spetta a Mosca ritirare le proprie truppe“.
Anche l’Italia tenta la carta della diplomazia diretta per cercare una soluzione pacifica alla crisi dell’Ucraina: Di Maio arriva oggi a Kiev, mentre domani sarà in Russia.
Segnali contrastanti sulla possibilità di un’intesa: Lavrov vede spiragli per un accordo con Usa e Ue, ma Blinken annuncia lo spostamento temporaneo da Kiev dell’ambasciata americana e la Cnn fa sapere che Zelensky è stato informato che il giorno dell’attacco russo sarà domani.