È stato pubblicato online un nuovo strumento interattivo che consente di vedere dove sarebbe stata la tua casa quando i dinosauri camminavano sulla Terra, milioni di anni fa.
Lo strumento è stato creato dal paleontologo californiano Ian Webster che, parlando con la CNN, ha affermato che la mappa mostra “come il nostro ambiente sia dinamico e possa cambiare”. Per chi non lo sapesse, i continenti che conosciamo oggi non sono sempre stati separati come lo sono ora. Circa duecentoquaranta milioni di anni fa, tutti i continenti erano insieme e formavano una grande massa continentale chiamata Pangea. Col passare del tempo, Pangea si divise e si formarono i continenti che conosciamo oggi; quella che chiamiamo teoria della deriva dei continenti.
Secondo Webster, “La storia della Terra è più antica di quanto possiamo concepire, e l’attuale disposizione della tettonica a placche e dei continenti è un incidente del tempo. Sarà molto diverso in futuro, e la Terra potrebbe sopravvivere a tutti noi”.
La mappa interattiva creata da Webster consente agli utenti di inserire la propria città per vedere dove sarebbe stata la loro posizione fino a 750 milioni di anni fa; potete visitare il curioso tool a questo link.
L’estinzione dei dinosauri
Quando aprirete la pagina internet dedicata alla mappa interattiva, vi troverete in alto a sinistra uno spazio dove poter scrivere il nome della vostra città o paese e, alla stessa altezza a destra, invece, potrete scegliere le ere che vi incuriosiscono di più, andando dal periodo criogenico (noto anche come terra a palla di neve), quando i ghiacciai hanno ricoperto l’intero pianeta durante la più grande era glaciale conosciuta sulla Terra (dove in questo periodo compaiono nuovi tipi di vita come le alghe rosse e verdi), fino ad arrivare all’estinzione dei dinosauri non aviari.
In questo ultimo periodo, chiamato Tardo Cretaceo, si è verificata un’estinzione di massa che ha portato all’estinzione graduale di: dinosauri, di molti rettili marini, di rettili volanti e di molti invertebrati marini e altre specie. Gli scienziati ritengono che l’estinzione sia stata causata dall’impatto di un asteroide nell’attuale penisola dello Yucatan in Messico.