Con la pubblicità che sta avendo la missione Artemis II che verrà lanciata il 24 novembre, non sorprende che molte riviste scientifiche siano piene di articoli sulla regolite lunare, su come utlizzarla per costruire basi sulla luna e su come lavorare il suolo lunare per coltivare piante.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Communications Biology ha descritto un esperimento in cui i campioni di suolo lunare raccolti durante le missioni Apollo sono stati utilizzati per coltivare piante. Per la prima volta, una pianta terrestre, l’Arabidopsis thaliana, comunemente chiamata thale cress, è cresciuta e prosperata nei campioni di suolo lunare durante l’esperimento.
Un’altra recente ricerca, finanziata dalla NASA e pubblicata sulla rivista New Space, ha analizzato le sfide relative al costruire strutture in grado di resistere all’usura provocata dalla polvere lunare sollevata durante i lanci o gli atterraggi dei lander.
Insomma, leggiamo molti lavori con teoria ed esperimenti di laboratorio. Ma chi passerà all’azione e costruirà per primo una base lunare con il suolo lunare?
Sembra che sarà Cina, la quale ha anche reso nota una stima dei tempi previsti.
La Cina avvierà i lavori per costruire una base lunare con la regolite tra cinque anni
I media cinesi hanno riferito che la Cina prevede di iniziare a costruire una base lunare utilizzando regolite prelevata dal suolo della luna in cinque anni, con l’inizio dei lavori tra cinque anni.
Una recente conferenza, la Extraterrestrial Construction Conference tenutasi presso la Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, ha visto più di 100 scienziati, ricercatori e appaltatori spaziali cinesi riunirsi per discutere i modi per costruire infrastrutture sulla luna.
Secondo il Changjiang Daily, Ding Lieyun, un esperto dell’Accademia cinese di ingegneria, ha affermato che un team sta progettando un robot chiamato “Chinese Super Masons” per fabbricare mattoni dal suolo lunare.
“Costruire un habitat sulla Luna è necessario per le esplorazioni lunari a lungo termine e sarà sicuramente realizzato in futuro“, ha detto Ding. Secondo l’articolo, gli scienziati cinesi stanno anche analizzando le difficoltà insite nel realizzare il progetto a breve termine.
Secondo quanto riferito da Reuters, il robot incaricato di fabbricare mattoni dal suolo lunare sarà lanciato durante la missione cinese Chang’e-8 intorno al 2028. Ding ha aggiunto che la Cina mira a recuperare un campione di suolo dal lato più lontano della Luna durante una missione automatica che verrà lanciata intorno al 2025.
La Cina ha già dimostrato di avere la tecnologia adatta con la sua missione Chang’e-5 cje ha recuperato campioni di suolo lunare riportandoli sulla Terra nel 2020.
Il programma spaziale cinese prevede che, una volta costruita una stazione di ricerca sulla Luna, inizieranno viaggi regolari con missioni di studio ed esplorazione che si alterneranno per periodi anche di mesi per il rilevamento di risorse minerarie ed esperimenti scientifici.