venerdì, Ottobre 11, 2024
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Il cervello umano e quello dei cani si sincronizzano durante il contatto visivo

Un team di esperti ha scoperto che il cervello umano e quello canino si sincronizzano in questi momenti, dimostrando che condividiamo una connessione più profonda con i cani a livello neurologico

Conosci quella sensazione, quando incroci lo sguardo con un cagnolino e senti una connessione inespressa? A quanto pare non è solo una sensazione. Un team di esperti ha scoperto che il cervello umano e quello canino si sincronizzano in questi momenti, dimostrando che condividiamo una connessione più profonda con i cani a livello neurologico.

cervello

il cervello umano si connette a quello canino

I ricercatori in Cina hanno aperto nuove strade, scoprendo una sincronizzazione neurale interspecie unica tra umani e cani. La ricerca si basa su studi passati che mostrano una sincronizzazione simile dell’attività cerebrale tra gli umani, in particolare quando comunicano o lavorano insieme.

Il team di ricerca, guidato dal biologo Wei Ren dell’Accademia cinese delle scienze, ha utilizzato una serie di ingegnosi esperimenti per scoprire questo fenomeno.

Lo studio

Sono state messe insieme squadre di coppie uomo-cane e le loro attività del cervello sono state registrate. Per farlo, sono stati posizionati degli elettrodi sopra le loro teste. Queste coppie si sono poi impegnate in una comunicazione non verbale, come uno sguardo reciproco o una pacca amichevole.

In una serie di test, le coppie uomo-cane interagivano tra loro, mentre in altri test condividevano lo stesso spazio ma non interagivano. I ricercatori hanno notato un aumento delle correlazioni intercerebrali nelle regioni frontale e parietale del cervello durante lo sguardo reciproco.

Nel cervello umano, l’attenzione congiunta è associata all’attività sia nella regione frontale che in quella parietale. Ricerche precedenti hanno dimostrato che l’attività del lobo frontale umano aumenta quando accarezziamo i nostri cani, segnalando coinvolgimento emotivo e attenzione focalizzata.

Non era però chiaro se un’attività simile si verificasse nel cervello dei cani. Lo studio ha finalmente fatto luce su questa incognita. Per stabilire se fosse l’uomo o il cane a dare inizio alla sincronizzazione neurale, i ricercatori hanno utilizzato un algoritmo matematico unico per analizzare i dati.

I risultati hanno indicato che è il cervello umano a guidare questa attività neurale armonizzata, rivelando che più interagiamo, più forte diventa il nostro legame. Quando è stato chiesto ai partecipanti di accarezzare i cani e di guardarli negli occhi contemporaneamente, lo studio ha riscontrato una connettività ancora maggiore nell’attività intercerebrale.

Abbiamo osservato che le correlazioni intercerebrali nelle regioni frontali e parietali aumentavano drasticamente durante lo sguardo reciproco”, hanno osservato gli autori dello studio.

È interessante notare che lo studio ha implicazioni che vanno oltre la semplice comprensione del nostro legame con i cani. Gli esperti ipotizzano che i deficit di cognizione sociale riscontrati nel disturbo dello spettro autistico (ASD) potrebbero derivare da una ridotta sincronizzazione cerebrale.

Per testarlo, il team ha ripetuto gli esperimenti, ma questa volta con cani che presentavano caratteristiche simili a quelle degli esseri umani affetti da ASD. In questa nuova serie di test, le coppie uomo-cane hanno mostrato una minore sincronizzazione, il che ha indicato una riduzione dell’attenzione congiunta.

Approfondendo la connessione con l’ASD, ai cani con caratteristiche simili all’ASD è stata somministrata una dose di LSD. Questo farmaco è noto per migliorare il comportamento sociale nei topi in studi passati. È interessante notare che in questo studio l’LSD sembrava migliorare la sincronizzazione dei cani con gli esseri umani a loro abbinati.

L‘ossitocina, spesso definita “ormone dell’amore”, svolge un ruolo cruciale nello stabilire legami sociali, compresi quelli tra esseri umani e cani.

Questo ormone viene rilasciato in risposta a interazioni ravvicinate e ha dimostrato di promuovere la fiducia e le connessioni sociali. Lo studio ha inoltre rivelato che sia il cervello umano che quello canino sperimentano livelli di ossitocina aumentati durante le interazioni reciproche, come le carezze e il contatto visivo.

Questo aumento ormonale non solo rafforza il legame emotivo, ma supporta anche la sincronizzazione neurale osservata negli esperimenti. I risultati hanno evidenziato le basi biologiche del legame tra uomo e cane e hanno indicato che l’ossitocina potrebbe svolgere un ruolo chiave nel favorire il miglioramento della connettività neurale tra le specie.

Sebbene siano necessarie ricerche più approfondite, questo studio contribuisce in modo significativo alla nostra comprensione dei deficit sociali associati all’ASD. Suggerisce che tali cani, insieme allo studio del cervello degli esseri umani, potrebbero fornire preziose informazioni sui meccanismi neurali alla base di questi deficit sociali.

Conclusioni

La ricerca apre anche la possibilità di usare l’attività intercerebrale come potenziali biomarcatori per la diagnosi di ASD. Questo lavoro pionieristico potrebbe portare allo sviluppo di versioni di LSD non allucinogene appositamente progettate per correggere i deficit sociali.

Lo studio è pubblicato sulla rivista Advanced Science.

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