Il cachi (Diospyros Kaki) è uno degli alberi da frutta più antichi del mondo: questa pianta, che per i suoi bellissimi colori rappresenta l’autunno più di ogni altro simbolo legato alla stagione (anche delle foglie secche, in diverse gradazioni) è originaria dell’Asia orientale ed è sempre molto apprezzata.
Il cachi, dolcissimo frutto autunnale
Un frutto autunnale di colore arancione cupo, dal sapore dolce (in alcuni casi, dolcissimo!) e particolare, tanto unico da essere stato chiamato in passato “cibo degli dei“. Ma, prima di raccontare le proprietà e i benefici del cachi, vorremmo chiarire un po’ di confusione sul suo nome italiano.
La parola cachi (anche in italiano) non possiede una forma singolare: quindi, se ti stai chiedendo se questo delizioso dono della natura è un “caco” o un cachi, ora conosci la risposta! Anche se molto usata, soprattutto nel nostro paese, non esiste. Ci sono molte curiosità sui frutti, a partire dalle varietà per lo più sconosciute e poco apprezzate, come il “mela” e il “vaniglia“.
Cachi: tutti i benefici, le origini e i valori nutrizionali
Secondo un’antica leggenda cinese, la pianta “Mela d’Oriente“, è l’incarnazione dell’albero delle sette virtù per le sue molteplici qualità: può vivere a lungo, proietta una grande ombra, e spesso diventa un rifugio per gli uccelli che amano nidificare tra i suoi rami.
Inoltre non è naturalmente attaccata da parassiti, il fogliame (utile anche come fertilizzante) è resistente al gelo e alle basse temperature e il suo legno è perfetto per accendere un bel fuoco.
Per questi motivi il cachi è stato riconosciuto come pianta “sacra” e mitologica: in Sicilia, dove questi frutti si raccolgono più che altrove, la popolazione credeva che nel suo seme giacesse una rappresentazione della Santa Vergine, per la quale oggi è conosciuta come la “manuzza di Maria “; inoltre, il suo nome scientifico, Diospyros kaki, deriva dalle parole greche Diòs (che significa Zeus) e pyròs (grano), che si tradurrebbe con “grano di Zeus“.
Le molteplici proprietà del cachi
Le proprietà benefiche che possiede sono molteplici e ognuna di esse è importante per la salute dell’organismo. In autunno è l’ideale per chi ha bisogno di ritrovare forza e concentrazione e di allontanare la stanchezza: grazie alla sua composizione di calcio, sali minerali (come il potassio) e magnesio, questo frutto è indispensabile per il nostro organismo, oltre ad essere diuretico e idratante, in quanto contiene circa l’80% di acqua.
Inoltre contiene vitamina C (che rafforza il sistema immunitario, messo a dura prova durante i primi mesi più freddi) e antiossidanti come vitamina A, beta carotene, licopene, luteina e zeaxantina, tutti preziosi elementi che proteggono la pelle dall’invecchiamento precoce e la vista dall’azione dei radicali liberi.
Quattro validissimi motivi per mangiarli al mattino
- Sono diuretici e aiutano a purificare l’organismo;
- Sono un lassativo naturale grazie al contenuto di fibre (questo li rende un frutto ideale per chi soffre di gastrite);
- Sono un’incredibile fonte di energia, perché ricchi di zuccheri e calorie;
- Proteggono il fegato e la flora batterica, grazie alle loro proprietà epatoprotettive.
Tutte le varietà italiane, in ordine alfabetico
Esistono tantissime tipologie di cachi nel mondo, ognuna con le sue caratteristiche. Questo è l’elenco completo delle varietà italiane:
- Cachi al cioccolato
- Fuyu
- kawabata
- Loto di Romagna
- Suruga
- Vaniglia Campana
Quante calorie ha un cachi?
Il cachi è un frutto delizioso e molto dolce, che può facilmente tentare chiunque. Ma è vero che fanno ingrassare? Questo frutto è molto povero di grassi, ma particolarmente ricco di zuccheri e calorie: in particolare, 100 grammi di polpa contengono circa il 18% di zucchero, il 78-80% di acqua e lo 0,40% di grassi insaturi, per 65-70 kcal.
Possiamo affermare con tranquillita che, se mangiati con moderazione, i cachi fanno bene alla salute: gli esperti consigliano un consumo ridotto alle persone in sovrappeso o che soffrono di diabete, pur mantenendo la sua idoneità ad ogni tipo di dieta.
Come usare i cachi in cucina
In cucina i cachi vengono ingiustamente sottovalutati, eppure sono tante le ricette autunnali (anche salate) ideali per affrontare i primi giorni di freddo, come la marmellata di cachi, la crostata o la cheesecake.
Per uno spuntino veloce e salutare, alternativamente, taglia il frutto, sbuccialo e mangialo semplicemente con un cucchiaio! La polpa di un bel colore arancio e il sottile retrogusto di vaniglia sono tipici di ogni varietà.
Per i più audaci consigliamo invece di preparare un risotto con cachi, taleggio e mandorle, perfetto da abbinare ad un bel bicchiere di vino bianco.
Risotto ai cachi: ricetta
Fai tostare il riso (come da tradizione) in padella con uno scalogno e una noce di burro fino a farlo diventare dorato. Quindi aggiungi brodo di manzo o vegetale poco alla volta durante i 15 -18 minuti di cottura necessari.
Frulla la polpa di due cachi, mescola con cura e aggiungila al riso poco prima che termini la cottura. Ora non resta che mantecarlo con il taleggio tagliato a dadini, una ulteriore mescolata insieme a un po’ di grana grattugiato (facoltativo), quindi lascia riposare qualche minuto e poi servi il risotto con una spolverata di mandorle tritate.
Marmellata di cachi: come scegliere i cachi giusti
La marmellata o confettura di cachi è la conserva autunnale per eccellenza: colori caldi e i sapori intensi la rendono perfetta per crostate, condimenti, abbinamenti salati (da provare con i formaggi stagionati!) e dolci di stagione.
Scegliere i frutti perfetti per una buona marmellata è facile: basta assicurarsi che siano maturi, ma non così tanto da essere troppo morbida, priva di vermi, spaccature o macchie.
Una volta cotta la confettura, se biologica, va conservata per tre mesi in un luogo fresco e senza luce solare diretta. Dopo aver aperto il barattolo, conservalo in frigo per circa quattro giorni. Per qualsiasi dubbio, leggi le linee guida del Ministero della Salute su come preparare e conservare correttamente le confetture fatte in casa.
Tutti amano i cachi mela!
A differenza dei normali cachi, la varietà mela può essere consumato appena raccolto, senza aspettare che maturi. La sua consistenza tenace e la sua forma (più piccola del normale cachi) lo rendono simile a una mela, da cui il nome.
Questo particolare frutto fa parte del VI gruppo alimentare fondamentale, secondo l’Istituto Nazionale di Ricerca per l’Alimentazione e la Nutrizione (INRAN) e la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU).
Le varietà più conosciute di cachi mela sono Fuyu, Hana Fuyu, O’Gosho e Jiro, mentre in Italia conosciamo la varietà “Vanilla“, che matura a novembre, la varietà “Chocolate” con la sua polpa bruna e il retrogusto di cacao, il Brazzale, Varietà Shogatsu e la più diffusa varietà “Kaki “.