Il mondo degli abissi marini è uno degli ambienti più misteriosi e meno esplorati del nostro pianeta, ma tra le creature che popolano queste profondità, gli isopodi rappresentano un gruppo affascinante e diversificato di crostacei.
Recentemente, un team di ricercatori ha scoperto una nuova specie di isopode, il Bathyopsurus nybelini, che vive a profondità comprese tra 5002 e 6288 metri nella Fossa di Porto Rico e nel Centro di Espansione di Mid-Cayman. Questa scoperta è stata resa possibile grazie all’uso del veicolo di immersione profonda Alvin.
L’aspetto più sorprendente di questa specie è la sua capacità di nutrirsi di Sargassum, un’alga macrofita pelagica che affonda dalla superficie dell’oceano, del resto questo comportamento alimentare rappresenta un collegamento trofico diretto tra la superficie e le profondità oceaniche, dimostrando come alcuni organismi degli abissi siano in grado di sfruttare materiali organici provenienti dagli strati superiori del mare.
L’isopode Bathyopsurus nybelini presenta una serie di adattamenti fisiologici, morfologici ed ecologici che gli permettono di sopravvivere e prosperare in un ambiente così estremo, tra questi adattamenti vi sono una particolare modalità di nuoto, parti boccali seghettate e trituranti, e un microbioma intestinale specializzato nella degradazione dei polisaccaridi macroalgali e nella fissazione dell’azoto.
Questi adattamenti non solo facilitano la digestione del Sargassum, ma contribuiscono anche alla sequestrazione del carbonio negli abissi marini.
La scoperta di Bathyopsurus nybelini e il suo comportamento alimentare unico offrono nuove prospettive sulla comprensione delle reti trofiche marine e dei processi di sequestro del carbonio negli oceani profondi, inoltre questo studio sottolinea l’importanza di continuare a esplorare e studiare gli ecosistemi marini profondi per svelare i segreti nascosti nelle profondità del nostro pianeta.
Quali altre particolarità troviamo nel Bathyopsurus nybelini
Gli isopodi Bathyopsurus nybelini presentano una serie di adattamenti morfologici e fisiologici che li rendono particolarmente adatti a vivere nelle profondità oceaniche, una delle caratteristiche più distintive di questi isopodi è la loro modalità di nuoto, per l’appunto utilizzano un movimento di nuoto specializzato che permette loro di spostarsi agilmente in un ambiente dove la pressione è estremamente elevata e la luce solare è inesistente.
Questo movimento è reso possibile grazie alle loro zampe a forma di remo, che sono lunghe quanto le dita di una mano umana.
Un altro adattamento significativo è rappresentato dalle parti boccali seghettate e trituranti, queste strutture permettono agli isopodi di masticare e digerire efficacemente il Sargassum, un’alga che può essere piuttosto resistente, infine la capacità di triturare il Sargassum è essenziale per estrarre i nutrienti necessari alla sopravvivenza in un ambiente dove le risorse alimentari sono scarse e difficili da trovare.
Il microbioma intestinale del Bathyopsurus nybelini, come abbiamo già accennato in precedenza, gioca un ruolo cruciale nella digestione del Sargassum, infatti questo microbioma è composto da una comunità di microrganismi specializzati nella degradazione dei polisaccaridi macroalgali e nella fissazione dell’azoto. La degradazione dei polisaccaridi è fondamentale perché permette agli isopodi di ottenere energia e nutrienti dalle alghe, inoltre la fissazione dell’azoto è un processo vitale che consente di convertire l’azoto atmosferico in una forma utilizzabile per la sintesi proteica e altri processi cellulari.
La scoperta del Bathyopsurus nybelini e del suo comportamento alimentare ha importanti implicazioni ecologiche, innanzitutto dimostra che esiste un collegamento trofico diretto tra la superficie e le profondità oceaniche, e questo collegamento è mediato dal Sargassum, che affonda dalla superficie e fornisce una fonte di cibo per gli organismi degli abissi.
Questo processo di affondamento e consumo del Sargassum contribuisce anche al sequestro del carbonio negli oceani profondi, un fenomeno che ha implicazioni significative per il ciclo globale del carbonio e per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Oltre a quanto precedentemente detto, la presenza di Bathyopsurus nybelini in diverse località, come la Fossa di Porto Rico e il Centro di Espansione di Mid-Cayman, suggerisce che questi isopodi potrebbero avere una distribuzione più ampia di quanto precedentemente ipotizzato, questo potrebbe indicare che altre specie di isopodi o organismi marini potrebbero avere adattamenti simili e sfruttare risorse alimentari simili nelle profondità oceaniche.
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