Sessant’anni fa, il 1 maggio 1964, alle 4 del mattino, al Dartmouth College iniziò una silenziosa rivoluzione nel campo dell’informatica. Fu allora che i matematici John G. Kemeny e Thomas E. Kurtz eseguirono con successo il primo programma scritto nel loro linguaggio di programmazione BASIC (Beginner’s All-Purpose Symbolic Instruction Code) appena sviluppato sul mainframe General Electric GE-225 del college.
Non sapevano che la loro creazione avrebbe democratizzato l’informatica e ispirato generazioni di programmatori nei successivi sessant’anni.
Cos’è il BASIC?
Nella sua forma più tradizionale, BASIC è un linguaggio di programmazione interpretato che viene eseguito riga per riga, con le righe numerate. Un tipico programma potrebbe assomigliare a questo:
1
10 PRINT “WHAT IS YOUR NAME?”
20 INPUT N$
30 PRINT “HELLO, “;N$
I programmi potevano saltare da una riga all’altra utilizzando comandi come GOTO, che spesso portavano a semplici programmi in loop creati da principianti che riempivano lo schermo di parole ripetute. In questo modo si poteva anche scrivere velocemente un programma per eseguire un conteggio verso l’infinito in questo modo:
10 LET X=X+1
20 PRINT X
30 GOTO 10
Oggi, la maggior parte dei linguaggi di programmazione utilizza diversi tipi di paradigmi strutturali (come funzioni e programmazione orientata agli oggetti), ma la sintassi facile da comprendere del BASIC, con le sue semplici parole chiave in inglese, diventò molto popolare tra i principianti per la sua facilità d’uso.
Il viaggio verso BASIC
I primi computer, prima ancora che diventassero piccoli, poco costosi e “personal”, erano piuttosto difficili da usare. All’inizio, programmare un computer implicava letteralmente collegare i fili, quindi azionare gli interruttori e persino perforare le schede di carta. Nel corso del tempo, gli ingegneri hanno sviluppato modi per astrarre le operazioni di programmazione di basso livello con un’interfaccia più intuitiva. È qui che entrarono in gioco i linguaggi di programmazione.
Prima dell’avvento del BASIC, i linguaggi di programmazione, i più diffusi erano Fortran, Algol e COBOL, erano abbastanza complessi e venivano utilizzati principalmente dai professionisti. Kemeny e Kurtz videro la necessità che anche i dilettanti privi di una laurea in ingegneria informatica fossero in grado di utilizzare i computer. Il loro viaggio verso la creazione di un linguaggio più user-friendly iniziò nel 1956 con il Dartmouth Simplified Code (DARSIMSCO), seguito dal Dartmouth Oversimplified Programming Experiment (DOPE). Sebbene DOPE fosse troppo semplice per essere di grande utilità, le lezioni apprese da questi progetti portarono allo sviluppo del BASIC, iniziato nel 1963.
Nello stesso anno, Kemeny fece domanda per una sovvenzione della National Science Foundation per portare un computer GE-225 a Dartmouth e costruire il primo sistema di time-sharing per uso generale completamente funzionale. Nonostante i dubbi dei controllori riguardo al suo piano di portare a termine il lavoro con un gruppo di studenti universitari, Kemeny riuscì ad assicurarsi il finanziamento.
Insieme a Kurtz e a un gruppo di studenti universitari, Kemeny costruì un sistema di time-sharing per consentire l’accesso al computer a tutti a Dartmouth. La semplicità e la potenza del BASIC lo resero rapidamente uno dei preferiti sia dagli studenti che dai docenti.
Il BASIC su PC
Come parte dell’accordo per l’acquisto del computer GE 225, Kemeny, Kurtz e altri avevano precedentemente costruito un sistema operativo in time sharing per la General Electric. il BASIC in esecuzione su questo sistema operativo consentì a college, scuole superiori e individui in tutti gli Stati Uniti di connettersi a computer mainframe e scrivere programmi utilizzando il linguaggio BASIC. L’impatto di questo linguaggio cominciò ad estendersi ben oltre il campus di Dartmouth.
Nel 1975, Paul Allen e Bill Gates adattarono il linguaggio per personal computer come l’Altair 8800, espandendone la portata a un nuovo pubblico di piccoli possessori di computer e fondando nel frattempo Microsoft. Nel 1976, Steve Wozniak sviluppò da zero un interprete BASIC per l’Apple I utilizzando metodi da autodidatta e risorse minime. Questo divenne Integer BASIC per l’Apple II un anno dopo, e BASIC (come Applesoft BASIC ) rimase una parte fondamentale dell’Apple II per tutta la vita della piattaforma.
Alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80, il BASIC continuò a svolgere il suo ruolo di primo piano come interfaccia di programmazione e quasi di sistema operativo per computer domestici popolari come Atari 800, TRS-80, Commodore VIC-20, Commodore 64, Commodore 16, TI-99/4A, BBC Micro e il PC IBM, Sinclair ZX 81 e Sinclair ZX Spectrum, dove veniva preinstallato nella ROM come parte del sistema operativo o fornito come ambiente di programmazione facilmente accessibile. Le prime riviste di computer pubblicavano elenchi di codici BASIC stampati che potevano venire digitati riga per riga ed essere eseguiti da questi primi Personal computer.
BASIC oggi
Oggi, il BASIC rimane popolare nei circoli hobbisti del retrocomputing, ma pochi lo usano come linguaggio pratico. Eppure non si è mai veramente estinto, ma ha continuato ad evolversi.
Oggi esistono molti nuovi dialetti BASIC per diverse piattaforme, ma alcuni di quelli Microsoft sono più comunemente usati. Dopo GW-BASIC e QuickBasic di Microsoft, continuano a sopravvivere i discendenti del BASIC come Visual Basic, Visual Basic for Applications (VBA) e Microsoft Small Basic. Visual Basic, introdotto da Microsoft nel 1991, è diventato una scelta popolare per lo sviluppo di applicazioni Windows, mentre VBA è ampiamente utilizzato per lo scripting e l’automazione nelle applicazioni Microsoft Office. Microsoft Small Basic, rilasciato nel 2008, funge da strumento educativo per insegnare concetti di programmazione ai principianti.
Nonostante il declino del suo utilizzo pratico, l’eredità del BASIC sopravvive grazie alla sua influenza sui successivi linguaggi di programmazione e al suo ruolo nel rendere l’informatica accessibile a un pubblico più ampio. Mentre commemoriamo il 60° anniversario del BASIC, brindiamo a Kemeny e Kurtz per aver dato potere a diverse generazioni di giovani programmatori di computer.