I risultati confermano il modello dell’energia oscura come costante cosmologica, e di un universo spazialmente piatto, con una precisione senza precedenti in contrasto con i dati raccolti dal telescopio spaziale Planck che suggeriva una curvatura spaziale positiva dedotta dalle misurazioni del fondo cosmico a microonde.
Einstein ha dimostrato che non vi sono sequenze di eventi metafisicamente privilegiati – ovvero che possono essere considerati più reali – rispetto ad altri. Solo accettando questo assunto si possono fare dei progressi sui misteri quantistici.
Quando qualcosa cade verso un buco nero subisce uno schiacciamento e uno stiramento che lo porta a formare un disco di accrescimento che orbitando genera attrito, si riscalda ed emette radiazioni.
E quanto lontano possiamo guardare verso il suo bordo? Non sappiamo se l'universo sia finito o infinito, sappiamo che è enorme e sfortunatamente, la piccola parte che possiamo osservare ora è il massimo che saremo mai in grado di osservare. Possiamo, però, in qualche modo scoprire quanto è grande l'universo?
Quello che i cosmologi sanno, e neanche tanto bene, si riduce al 5% dell'universo osservabile, il restante 95% costituito da materia oscura e dall'energia oscura sfugge totalmente alla comprensione.
Ciò che presentò la pubblicazione della relatività speciale di Einstein fu la relazione quantitativa tra il proprio moto attraverso lo spazio e il proprio moto nel tempo.