Un dispositivo di ultima generazione, tanto semplice quanto divertente, permette di baciarsi con la propria dolce metà a distanza, tramite Internet.
L’invenzione è di origine cinese. Il device in questione è l’ideale nel caso in cui si abbia voglia di mandare un bacio al proprio amore che si trova lontano da noi. Il dispositivo, pubblicizzato come un modo per consentire alle coppie lontane di condividere la “reale” intimità fisica, sta suscitando scalpore tra gli utenti cinesi dei social media ma ha scatenato tuttavia diverse critiche.
Baciarsi a distanza su Internet: caratteristiche del device
Dotato di sensori di pressione e attuatori, si dice che il dispositivo sia in grado di imitare un vero bacio replicando la pressione, il movimento e la temperatura delle labbra di un utente. Insieme al movimento del bacio, può anche trasmettere il suono emesso dall’utente.
Tuttavia, mentre molti utenti dei social media hanno visto un lato divertente del dispositivo, altri lo hanno criticato definendolo “volgare” e “inquietante”. Alcuni hanno espresso la preoccupazione che i minori possano acquistarlo e utilizzarlo.
Un utente ha rilasciato questo significativo commento su Weboo: “Non capisco (il dispositivo nda) ma sono completamente scioccato”. Sulla piattaforma cinese, simile a Twitter, diversi hashtag sul dispositivo hanno accumulato centinaia di milioni di visualizzazioni nell’ultima settimana.
Per inviare un bacio, gli utenti devono scaricare un’app per telefono cellulare e collegare il dispositivo alla porta di ricarica del telefono. Dopo che l’app ha registrato la coppia, i due piccioncini possono avviare una videochiamata e trasmettersi reciprocamente le repliche dei loro baci.
Da chi è stata brevettata l’invenzione?
Secondo il Global Times cinese, l’invenzione è stata brevettata dal Changzhou Vocational Institute of Mechatronic Technology.
Jiang Zhongli è il principale inventore del design, citato dal Global Times. Jiang ha dichiarato: “Mentre ero all’università, avevo una relazione a distanza con la mia ragazza ma avevamo contatti tra di noi solo tramite telefono. Ecco da dove è nata l’ispirazione di questo dispositivo”.
In passato ci fu il Kissenger
Da quello che al momento è stato reso noto dai principali media, pare che Jiang avesse richiesto un brevetto nel 2019, ma il brevetto è scaduto nel gennaio 2023 e Jiang adesso si augura che qualcun altro possa espandere e perfezionare il design.
Un’invenzione simile, il “Kissenger“, è stata lanciata dall’Imagineering Institute in Malesia nel 2016. Ma in quel caso si trattava di un cuscinetto in silicone sensibile al tocco, piuttosto che di labbra dall’aspetto realistico.
Il Kissenger si abbinava a un’app di messaggistica che consentiva a un utente di inviare un bacio, quindi quando ne veniva inviato uno, il Kissenger misurava la pressione su diverse parti delle labbra del mittente per replicare quel bacio esatto sul Kissenger del destinatario. La parte del labbro del dispositivo era realizzata in silicone.
Certo, si tratta di invenzioni che non hanno nulla a che vedere con un reale bacio, sono solo dei “palliativi”.
La funzione kissing square
Tornando all’argomento principale del nostro articolo, anche se pubblicizzato per le relazioni a distanza, il dispositivo cinese consente inoltre agli utenti di “amoreggiare” in modo anonimo con estranei nella funzione “kissing square” dell’app.
Se due estranei si abbinano con successo e si piacciono, possono chiedere di scambiarsi baci. Gli utenti possono anche “caricare” i loro baci nell’app affinché altri possano scaricarli e provarli.
Sul sito di shopping online più grande della Cina, Taobao, dozzine di utenti hanno condiviso le loro recensioni del dispositivo, che ha un prezzo di 288 yuan (41 dollari). Un utente ha commentato: “La mia compagna all’inizio non credeva che si potesse ottenere un bacio (a distanza nda), quindi è rimasta a bocca aperta quando l’ha usato… Questa è la migliore sorpresa che le ho fatto durante la nostra relazione a distanza”.
Alla fine della fiera sembra proprio che anche Cupido sia costretto a doversi conformare alla nuova tecnologia umana.