Il mouse lo conosciamo tutti: è un dispositivo di input essenziale per la maggior parte delle attività informatiche quotidiane, dalla navigazione in internet all’elaborazione di testi, dalla creazione di presentazioni all’editing di immagini.
Un fatto strano riguardante la tecnologia è che l’inventore del mouse per computer, Douglas Engelbart, originariamente progettò il dispositivo per essere utilizzato con un sistema di realtà virtuale, non con un normale schermo di computer. Presto Engelbart si rese conto che il dispositivo aveva molte altre applicazioni. Il primo mouse era un dispositivo meccanico con una rotella che consentiva di tracciare i movimenti su una superficie piana, simile a quello che vediamo oggi.. Tuttavia, è stato solo con l’introduzione del primo Macintosh di Apple nel 1984 che il mouse è diventato un’unità di input standard per i computer.
Alcune curiosità interessanti riguardanti il nome del mouse
Il nome “mouse” deriva dall’aspetto del primo dispositivo, che aveva un cavo che usciva dalla parte posteriore e ricordava una coda di topo. Inoltre, in inglese “mouse” significa anche topo, quindi il nome è stato scelto per la somiglianza.
Da allora, il mouse ha subito una serie di evoluzioni tecnologiche che hanno migliorato la sua precisione, velocità e facilità d’uso. Ad esempio, il mouse è diventato wireless, ha acquisito la possibilità di rilevare movimenti a tre dimensioni, è stato dotato di più pulsanti per una maggiore funzionalità e ha visto l’adozione di nuove tecnologie come il rilevamento delle impronte digitali. chiamata “The Mother of All Demos“. Engelbart mostrò come il mouse poteva essere utilizzato insieme ad altre tecnologie come il testo evidenziato, la finestra multipla e la videoscrittura, che sarebbero diventate parte integrante dei sistemi informatici moderni.
Il mouse permette di interagire con il computer in modo semplice e intuitivo, consentendo di spostare il cursore, selezionare e cliccare sugli elementi dello schermo. Questo rende possibile eseguire molte attività, come la navigazione in internet, la creazione di documenti, la modifica di immagini e la riproduzione di contenuti multimediali.
Non solo è diventato uno strumento essenziale per il lavoro, ma anche per il gaming e per la navigazione mobile. Con l’avvento dei touch-screen, il mouse è stato adattato per funzionare anche su dispositivi mobili, offrendo un’esperienza di utilizzo ancora più comoda e intuitiva.
Il mouse è un dispositivo di input molto semplice e intuitivo, che funziona tramite la tracciatura del movimento su una superficie piana. Il mouse è composto da alcuni elementi fondamentali: il corpo, i tasti e il sensore ottico. Il corpo del mouse è solitamente realizzato in plastica e ha una forma ergonomica per adattarsi alla mano dell’utente. I tasti del mouse sono solitamente i tasti sinistro e destro, utilizzati per cliccare e selezionare gli elementi dello schermo. Infine, il sensore ottico è un piccolo dispositivo all’interno del mouse che rileva i movimenti sulla superficie su cui è posizionato.
Quando si muove il mouse su una superficie piana, il sensore ottico rileva i movimenti e li trasmette al computer, che li interpreta come movimenti del cursore sullo schermo. I tasti del mouse possono essere utilizzati per cliccare e selezionare gli elementi dello schermo, come i link in una pagina web o le icone su un desktop.
La tecnologia che fa funzionare un mouse elettronico è nota come “sensore ottico”. Il sensore ottico è un dispositivo piccolo all’interno del mouse che rileva i movimenti sulla superficie su cui è posizionato. Il sensore ottico funziona utilizzando la tecnologia di rilevamento della luce.
Il sensore ottico contiene una fonte di luce, come un LED, e una o più telecamere. La fonte di luce emette una luce che viene riflessa dalla superficie su cui è posizionato il mouse. Le telecamere all’interno del sensore ottico quindi catturano l’immagine riflessa e la inviano al computer. Il computer utilizza un algoritmo per analizzare le immagini catturate dalle telecamere e determinare i movimenti del mouse. Il computer quindi traduce questi movimenti in movimenti del cursore sullo schermo. La risoluzione di un sensore ottico è una delle caratteristiche più importanti di un mouse, più è alta la risoluzione più preciso è il movimento del cursore. Esistono diversi tipi di sensori ottici, come ad esempio il laser che ha una maggiore precisione
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Mouse ergonomici anti tendinite
I mouse ergonomici anti tendinite sono dispositivi di input progettati per ridurre la pressione sui polsi e le mani, e prevenire le tendiniti e altre lesioni dei tessuti molli causate dall’utilizzo prolungato del mouse. Sono progettati per adattarsi meglio alla forma della mano e per distribuire il carico di lavoro in modo più equilibrato.
Questi mouse hanno solitamente una forma più ergonomica rispetto ai mouse tradizionali, con un design a “V” o “palm grip” che consente di posizionare la mano in modo più naturale e comodo. Inoltre, alcuni mouse ergonomici hanno anche un supporto per il polso per sostenere la mano in una posizione più elevata e ridurre la pressione sul polso.
Alcuni mouse ergonomici anti tendinite sono anche dotati di caratteristiche come pulsanti programmabili e impostazioni di velocità di scorrimento per aiutare a ridurre il movimento del polso e del braccio.