Un gruppo di ricercatori ha rinvenuto i resti di tardigradi, alghe, diatomee e piccoli crostacei in un lago antartico sepolto sotto oltre un chilometro di ghiaccio. È quanto risulta secondo un rapporto pubblicato su Nature.
Lo studio è stato effettuato nell’ambito del progetto di accesso scientifico ai laghi antartici subglaciali (SALSA), che in precedenza aveva annunciato che avrebbe esplorato il lago Mercer, posto sotto oltre 1000 metri di ghiacccio, con una trivella larga 60 centimetri. La scoperta segna i primi risultati di quel progetto, finalizzato a comprendere questi strani ambienti acquatici.
Le carcasse rinvenute sono state stimate per un’età tra i 10.000 ed i 120.000 anni, quando l’atmosfera era più calda, prima che il progressivo abbassamento delle temperature ricoprisse il lago con una spessa cortina di ghiaccio, secondo quanto riportato su Nature. Non è ancora chiaro come le forme di vita rinvenute, in particolare quelle normalmente adattate ad un habitat terrestre, siano giunte fino là.
Questa del lago Mercer è stata la terza esplorazione di un lago subglaciale dell’Antartide, in precedenza questo lago era stato soggetto ad esplorazioni radar. La scoperta del lago Mercer risale a circa un decennio fa, si tratta di un lago grande circa 160 chilometri quadrati posto a circa 800 chilometri dal polo sud.
Secondo la relazione pubblicata su Nature, si riteneva improbabile che questo particolare lago potesse avere sostenuto la vita, dato lo spessore dello strato di ghiaccio che lo ricopre che impedisce che la luce solare possa raggiungerlo.
Il capo del progetto SALSA, John Priscu, ha sottolineato che il suo team ha accuratamente evitato possibili contaminazioni da qualsiasi fonte e che esperti esterni al progetto sono stati invitati a verificare i risultati ottenuti. Secondo tutte le verifiche effettuate, gli organismi rinvenuti sembrano essere morti da migliaia di anni e non hanno alcun rapporto con altri organismi rintracciabili nella regioni dell’Antartide prive di un ghiacciaio. Vale la pena rimanere scettici, comunque; non esiste ancora un documento sottoposto a peer review su questa ricerca.
In ogni caso, se confermata, la scoperta è eccitante per ragioni diverse dalla semplice stranezza di trovare la vita in Antartide. Gli astronomi hanno trovato acqua ghiacciata sulla luna di Giove Europa e in profondità sotto le calotte polari marziane. Trovare la vita nelle località più aliene della Terra ci fa sperare che ci possa essere vita negli analoghi su altri pianeti.
Il team cercherà ora di datare i materiali, sequenziare il loro DNA e analizzare campioni di altri laghi studiati dalla missione SALSA per raccontare la storia completa.