Per la prima volta, gli astronomi hanno individuato nella nostra galassia un sistema stellare che potrebbe produrre un’emissione di raggi gamma, uno degli eventi più brillanti e più energetici che si verificano nell’universo.
Il sistema stellare è catalogato come 2XMM J160050.7-514245, ma i ricercatori lo hanno soprannominato “Apep” il nome della divinità egiziana a forma di serpente che presiede al caos. Un nome appropriato per questo sistema stellare circondato da lunghe girandole di materia infuocata proiettate gettate nello spazio, come mostrato nell’immagine di copertina ripresa dal Very Large Telescope.
Quelle girandole provengono da una coppia di stelle binarie “Wolf-Rayet” in orbita attorno al centro del sistema. (Sono abbastanza vicine l’una all’altra da sembrare una singola luce luminosa al di sotto della terza stella più debole e più lontana del sistema, anch’essa mostrata nell’immagine.)
Le stelle di Wolf-Rayet sono dei soli ultramassivi che hanno raggiunto la fine della loro vita e bruciano tutto il loro idrogeno. Quindi fondono elementi più pesanti, ruotano rapidamente ed espellono materiale nello spazio. Sono così luminosi che gli astronomi possono rilevare la loro presenza anche quando risiedono in altre galassie. E quando i loro nuclei collassano, creando le supernove, gli astronomi ritengono che possano generare le potenti esplosioni di raggi gamma a volte rilevate in arrivo dallo spazio profondo.
In un articolo pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, i ricercatori riportano che Apep dovrebbe essere un buon candidato per generare un’esplosione di questo tipo, rendendolo il primo sistema stellare di questo genere scoperto nella Via Lattea.
Quelle lunghe girandole che partono dalla coppia di stelle, scrivono i ricercatori, derivano da venti stellari che si allontanano dal sistema binario a circa 3.400 km/s.
Le stelle Wolf-Rayet devono ruotare in modo straordinariamente veloce per espellere tutto quel materiale nello spazio, quasi abbastanza velocemente da potersi liberare della reciproca attrazione, spega lo studio. Non è chiaro esattamente cosa porti le stelle di questo tipo a girare così velocemente, ma quella velocità giocherà un ruolo chiave nella produzione della raffica di raggi gamma quando alla fine si trasformeranno in una supernova.
L’esplosione che trasformerà le due stelle in supernova potrebbe accadere abbastanza presto, in termini cosmici. Le stelle di Wolf-Rayet possono resistere in questo stato di rotazione veloce per poche centinaia di migliaia di anni. Solo alcune di loro hanno le proprietà necessarie per produrre esplosioni di raggi gamma, il che è, probabilmente, il motivo per cui queste raffiche sono così rare.