Non c’è da stupirsi se il sushi ha raggiunto un successo planetario! I deliziosi rotolini giapponesi, a base di riso e pesce crudo, sono una delle specialità etniche più amate dagli italiani. Anche noi, però, sappiamo prepararlo in modi gustosi e creativi, ad esempio con le capesante (o coquille Saint‑Jacques) come nella ricetta che ti propongo.
Un piatto semplicissimo e veloce da realizzare, fresco, leggero e gustoso, che non ha proprio nulla da invidiare al miglior sushi, anche nel suo aspetto estetico. Prima di procedere nella preparazione, però, assicurati che le noci delle capesante siano freschissime!
Ingredienti per 4 persone
- 8 noci di capesante freschissime, piuttosto grosse
- 100 g di misticanza
- 1/2 scalogno
- Pepe nero macinato al momento
- Sale grosso
- Salsa di soia
- 1 limone non trattato (meglio se di Amalfi, molto più profumato)
- Olio extravergine d’oliva
Preparazione
Cominciamo con le capesante: elimina la coroncina di corallo attorno ai bordi aiutandoti con un coltellino ben affilato. Cerca di mantenere il più intatta possibile la noce durante questa delicata operazione, per ottenere un ottimo risultato finale.
Taglia ognuna a fettine (almeno 5-6) dello spessore di circa mezzo centimetro e tienile da parte al fresco in un piattino. Sbuccia intanto lo scalogno e tritalo finemente. Monda, lava e asciuga accuratamente la misticanza, oppure acquista quella già pronta in busta.
A questo punto assembliamo (imitando gli chef stellati tanto di moda) il piatto: in ognuno disponi sul fondo una cucchiaiata di scalogno, sistema sopra le fettine di capesante che hai tenuto in attesa, suddividendole in porzioni uguali per ogni commensale.
Infine profumale con una generosa dose di pepe nero, cospargile con il sale pestato al momento, sistema l’insalatina di misticanza intorno al piatto e irrora il tutto con un buon olio extravergine d’oliva, qualche goccia di salsa di soia e succo di limone.
Capesante gratinate, un classico
Le noci delle capesante sono molto gustose, sia crude (come in questo caso) che cotte come nella ricetta più classica con l’aggiunta di pangrattato, prezzemolo, aglio e olio, e poi gratinate al forno. Il corallo, cioè la parte arancione, rispetto alla parte bianca ha una consistenza più cremosa.
Le grosse conchiglie sono un grazioso “piattino naturale”, a forma di ventaglio convesso, dal disegno bellissimo e resistenti al calore.
Perfette per le presentazioni eleganti, tanto da essere usate anche per posizionarci aspic di mare, mousse e altri ricchi antipasti a base di pesce. Vuote e ben lavate, infine, possono anche essere usate come portaoggetti o posacenere.
Il vino da accompagnare alle capesante
Cozze, vongole, calamari, polpi, seppie e capesante sono molluschi diversi nel sapore e nella consistenza. Anche se si prestano a diverse gustosissime ricette, per questo motivo non è facile trovare il vino che si adatti a tutte le situazioni.
In linea generale, però, servirà un vino bianco fresco e ben strutturato: ottimo il Greco di Tufo, autoctono campano che possiede le caratteristiche giuste per essere accompagnato ai molluschi.
Potenziali benefici per la salute delle capesante
Le capesante offrono una vasta gamma di vitamine e minerali che possono giovare alla tua salute. Contengono alti livelli di zinco, che aiuta a bilanciare gli ormoni e migliorare la memoria. Una porzione soddisfa anche il fabbisogno giornaliero di vitamina B12, un antiossidante associato a una sana funzione cognitiva.
Sono ricche di acidi grassi omega-3, grassi sani che possono bilanciare i livelli di colesterolo, riducendo il rischio di malattie cardiache. Anche l’alto contenuto di magnesio può contribuire alla salute del cuore.
Questo minerale può abbassare la pressione sanguigna e migliorare la circolazione. Uno studio ha scoperto che le persone con bassi livelli di magnesio avevano fino al 54% di probabilità di morire di malattie cardiache.
Inoltre, la ricerca mostra che gli acidi grassi nelle capesante possono migliorare il flusso sanguigno e ridurre i coaguli che portano all’ictus.