Le mandorle, tra i vari tipi di frutta secca, sono un’incredibile scorta di energia e benefici per la salute. Tra i tanti principi nutritivi contengono rame, calcio, manganese, zinco, magnesio, fosforo, vitamina E, tiamina, inacina, fibre e altre sostanze preziose per la nostra salute.
Inoltre sono un valido aiuto per chi desidera mantenere il peso forma (se consumate come spuntino) perchè aiutano a ridurre la fame. Sono adatte anche ai celiaci perchè prive di glutine.
Le mandorle, origini e miti
Le mandorle provengono dall’Asia, infatti è un frutto molto diffuso in Russia, Giappone e Cina. Fu portato per la prima volta in Sicilia dagli Antichi Greci, che commerciavano con le popolazioni dell’Oriente. Una vera e propria icona nel Sud Italia, in particolare in Puglia e Sicilia.
La parola deriva dal latino amygdalus che si riferisce all’antico nome della dea Cibale e significa Grande Madre.
L’origine del mandorlo, tuttavia, potrebbe riferirsi al mito greco su Phyllis e Acama. Phyllis, principessa di Tracia, si innamorò di Acamas (o Demophone come dicono altre fonti) che partì per andare a Troia a combattere in guerra.
La principessa promise di aspettarlo fino alla fine del conflitto. Tuttavia, dopo più di dieci anni non era ancora tornato e così, stanca di aspettare, decise di togliersi la vita.
La dea Atena, commossa da questa triste storia, trasformò Phyllis in un mandorlo. Acamas invece era ancora vivo. Quando gli fu detto che la sua amante era morta, sulla via del ritorno in Tracia abbracciò con tutto il suo amore il Mandorlo-Phyllis.
Fu allora che sbocciarono i suoi fiori delicati dall’intenso profumo, e succede come sempre all’inizio di ogni primavera.
Questo mito ricorda la tradizione pugliese. Poiché i mandorli sono i primi a fiorire, i contadini dicono che la vera primavera inizia quando i mandorli sbocciano.
La produzione in Italia
Oggi la produzione di mandorle in Puglia e Sicilia rappresenta il 90% dell’intera Italia. Le tipologie di mandorle in Puglia sono Filippo Cea, Falsa Barese, Genco, Tuono, Fra Giulio. Tra le tipologie di mandorle siciliane troviamo l’ Avola, il Fascionello e la Romana .
Al naturale, tostate, ridotte a scaglie o tritate, sono squisite insieme ai cereali e per arricchire diverse pietanze, sia dolci che salate. Ridotte in polvere, infine, sono l’ingrediente principale di un dolce famoso in tutto il mondo: la torta caprese.
Un albero generoso, il mandorlo, che a fine inverno è tra i primi ad annunciare il ritorno della bella stagione.
I suoi gustosi frutti sono indicati anche per ripieni, gelati, panature di pesce e carne, prodotti caseari e da forno. E non dimentichiamo il latte, ideale a colazione insieme al caffè o mescolato nei frullati, delizioso per dissetarsi in estate.
Dalle mandorle viene ricavata anche una pasta simile al burro, valida alternativa ad altri prodotti spalmabili, come ripieno di dolciumi, cioccolatini e barrette di cereali.
Per preservare tutte le loro benefiche proprietà, i frutti secchi vanno conservati in luogo fresco e asciutto, mai insieme ad altri alimenti (ne altererebbero l’odore), protetti dalla luce diretta del sole e dagli insetti, sottovuoto o in un contenitore a chiusura ermetica.
Un frutto che allunga la vita
La porzione ideale è di 20 – 23 mandorle al giorno, da distribuire come volete: ad esempio insieme allo yogurt, con i cereali oppure da sgranocchiare così come sono al naturale, magari a metà mattinata in ufficio o mentre ci si reca al lavoro.
Secondo alcune ricerche mangiarle aumenta il metabolismo, allunga la vita tenendo lontane malattie come il diabete, il colesterolo elevato e patologie cardiovascolari.
Inoltre, grazie alle loro proprietà sazianti, in aggiunta ad una dieta dimagrante aiutano a perdere peso. Insomma, sono ricchissime di proprietà benefiche: conviene tenerne sempre una piccola scorta a portata di mano!