Dopo una lunga attesa durante la quale tutti gli appassionati del mondo, e molti scienziati, hanno trattenuto il fiato, la JAXA ha finalmente confermato ufficialmente che la procedura di rilascio dei piccoli rover è stata eseguita correttamente e che Hayabusa2 ha recuperato la sua posizione in orbita di parcheggio intorno all’asteroide Ryugu.
Anche la discesa dei due piccoli rover saltatori (hopper) è stata ultimata con successo ed i due rover si stanno ora muovendo, o per meglio dire saltellando, sulal superficie dell’asteroide.
Sono trascorse molte ore dall’ultimo tweet in cui la JAXA annunciava che le comunicazioni con i mezzi spaziali su Ryugu erano interrotte a causa della rotazione dell’asteroide, quando un nuovo tweet ha permesso ai tanti che seguivano con trepidazione la difficile operazione di tirare un sospiro di sollievo:
“Siamo spiacenti di avervi lasciato in attesa! Minerva-I1 è composto da due Rover, 1a & 1b. È confermato che entrambi i Rover sono atterrati sulla superficie di Ryugu. Sono in buone condizioni e hanno trasmesso foto e dati. Abbiamo anche conferma che si stanno muovendo sulla superficie. #asteroidlanding” Recita il tweet che ha spazzato via ogni dubbio.
Subito dopo l’agenzia spaziale giapponese ha pubblicato, sempre su twitter, alcune foto:
L’immagine è suggestiva ma decisamente poco chiara anche se nella parte superiore il profilo di Hayabusa 2 si riesce a riconoscere.
Questa foto è decisamente più chiara della precedente e si distingue molto bene la superficie di Ryugu, tutta butterata di rocce.
Anche quest’ultima immagine, ancorchè entusiasmante, è, purtroppo, tutt’altro che chiara. La luce del sole, abbagliante, sembra disturbare notevolmente le piccole telecamere dei due robottini e lo scatto effettuato durante uno dei salti effettuati dal rover per spostarsi sulla superficie di Ryugu lascia un po’ a desiderare.
Bisogna ricordare che, a causa della gravità quasi inesistente presente sull’asteroide, si è scelto di far muovere i due rover attraverso dei balzi, durante i quali il rover fluttua in aria per circa 15 minuti prima di ritoccare il suolo dell’asteroide. Probabilmente, questi primi scatti hanno anche la funzione di testare e calibrare tutti gli strumenti, le prossime foto che la JAXA invierà saranno certamente di igliore qualità