Non sono passati neanche dieci anni da quando la Commissione Europea vietò la vendita delle vecchie lampadine ad incandescenza che furono sostituite sugli scaffali dei negozi essenzialmente dalle lampade alogene, in grado di produrre la stessa luce con consumi più bassi.
Le vecchie lampade ad incandescenza erano rimaste in servizio per oltre un secolo, si sa di una particolare lampadina Shelby che continua a funzionare senza quasi mai essere stata spenta da ormai 117 anni, ma, a causa della durata media relativamente breve e dei forti consumi che provocavano, la loro vendita fu vietata all’interno dell’Unione Europea, in favore delle più costose ma più parche nei consumi lampadine alogene.
Ora, dopo un rinvio stabilito nel 2015 per consentire ai produttori di smaltire le scorte di magazzino, è il turno delle lampade di tipo alogeno. Si sa, la scienza e la tecnologia vanno sempre avanti e si perfezionano continuamente, rendendo obsoleto qualcosa che sono l’altro ieri sembrava il top della tecnologia. Le lampade alogene consumano ancora troppo, infatti vengono classificate nella classe di efficienza energetica “D” e oggi esistono le lampadine a LED, molto meno consumose, che però hanno un grande difetto: possono costare fino a cinque volte di più ma questo difetto sarà compensato dal fatto che risparmiano, rispetto alle alogene, più della metà in fatto di consumi.
Teoricamente, il maggior costo di una lampadina a LED sarà ammortizzato nel giro di un anno e, considerato che la loro vita è prevista di almeno vent’anni, il tutto, alla fine, si tradurrà in un guadagno.
Insomma, la prossima lampadina fulminata potremo cambiarla solo acquistando una lampadina ai LED. Questo cambio gioverà all’ambiente, all’industria e al portafogli dei consumatori.
L’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) stima che passare alle lampadine a basso consumo energetico permetterà di risparmiare in un anno 48 TWh di energia elettrica e consentirà di evitare l’immissione in atmosfera di circa 15,2 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2025.
I consumatori potranno giovarsi anche di un risparmio quantificato in 115 euro a lampadina durante il suo intero ciclo di vita ventennale.
In realtà, il divieto non riguarda proprio tutti i prodotti di tipo alogeno. Da questa operazione restano escluse le lampade alogene direzionali, cioè i cosidetti “faretti” e anche le lampade alogene con attacco G9 e R7S (quelle che si usano per i proiettori).
Il divieto varrà per tutti i paesi dell’Unione Europea.
Infine, cerchiamo di capire cos’è un LED. Si tratta di una tecnologia di illuminazione già in uso da tempo, Il suo nome e una sigla che sta per “Light Emitting Diode”, cioè diodo a emissione di luce, che indica un dispositivo di illuminazione particolarmente efficiente e a basso consumo di energia che sfrutta la capacità di alcuni materiali semiconduttori di produrre fotoni attraverso un fenomeno di emissione spontanea. I LED sono particolarmente interessanti per le loro caratteristiche di elevata efficienza luminosa A.U./A e di affidabilità. L’incremento di efficienza delle lampade a LED è in continuo aumento.