Il fenomeno UFO ha avuto inizio molto tempo fa, i primi avvistamenti documentati risalgono alla fine del XIX secolo.
UFO non è altro che l’acronimo di Unidentified Flying Object che in italiano suona come “oggetto volante non identificato” OVNI per gli amanti degli acronimi. Oggetti, niente di più, niente di meno e l’accostamento con gli extraterrestri e con i loro presunti veicoli interstellari è una forzatura.
L’aeronautica militare USA si occupa, per ovvie ragioni, del fenomeno UFO dagli anni ’40 del secolo scorso. Negli Stati Uniti il “ground zero” per gli avvistamenti UFO risale allo “schianto” di Roswell avvenuto nel New Mexico nel 1947. Roswell, per gli appassionati e gli ufologi, è il Sacro Graal degli UFO, l’evento che avrebbe segnato la storia del genere umano.
Purtroppo, per i tanti appassionati che ritengono il “crash di Roswell” realmente accaduto, l’incidente alieno è stato ampiamente smentito. I rottami del presunto disco volante altro non erano che i resti di un pallone aerostatico militare segreto utilizzato nel progetto Mogul.
Il resto della storia, i cadaveri alieni con le gradi teste e gli occhi scuri recuperati, il disco volante nascosto e molti altri racconti ridicoli provengono da persone che, in realtà, non sono testimoni oculari ma hanno semplicemente riportato storie di seconda e terza mano sicuramente inventate di sana pianta.
Ma il fenomeno UFO non viene registrato solo sulla Terra. Spesso qualcosa è stato osservato anche dallo spazio dagli astronauti, o cosi almeno vorrebbero farci credere certi ufologi di grido.
Qualche volta è capitato che alcune dichiarazioni rilasciate dagli astronauti delle missioni Apollo, o da astronauti che lavorano per lunghi periodi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), vengano riprese e decontestualizzate da alcuni giornalisti e utilizzate per rinfocolare l’interesse degli appassionati del fenomeno UFO.
Il fenomeno UFO e la decontestualizzazione
È il caso del Daily Star di Londra, non nuovo a pubblicare fatti riguardanti presunti avvistamenti UFO, che qualche tempo fa ha ripreso la notizia che Buzz Aldrin, e altri astronauti come Gordon Cooper, Edgar Mitchell e Al Worden, erano stati sottoposti ad uno studio dell’Istituto di biologia acustica negli Stati Uniti.
Il fatto che Cooper e Mitchell siano morti è menzionato solo al penultimo paragrafo della ricerca.
Nonostante si affermasse nel titolo dell’articolo che Aldrin (che pilotò la missione Apollo 11 nel 1969) passò un “test del poligrafo“, il Daily star ha scritto che la “partecipazione” dei quattro astronauti consisteva in una presunta analisi delle registrazioni audio delle conversazioni avvenute via radio durante alcune loro missioni, limitandosi ad accennare ad un presunto avvistamento UFO riferito da Aldrin durante la missione Apollo 11.
L’articolo del Daily Star non spiega quali siano state le registrazioni analizzate attraverso “complesse analisi informatiche” dei loro schemi vocali; chi ha scritto l’articolo si è limitato a riferire che “questi studi sono ritenuti più affidabili degli attuali test della macchina della verità e potrebbero presto sostituire quelli usati dall’FBI e dalla polizia“.
Sappiamo che Aldrin ha sempre sostenuto di aver avvistato un UFO durante il viaggio verso la Luna, dicendo: “C’era qualcosa là fuori che era abbastanza vicino da essere osservato, una sorta di elle“.
Il tabloid britannico racconta anche che Sharry Edwards, che dirige l’istituto che ha sede nell’Ohio, avrebbe detto che, anche se “non può spiegarlo“, l’astronauta sarebbe abbastanza convinto di aver visto un veicolo spaziale extraterrestre.
La notizia, ovviamente, è rimbalzata in rete alimentando i siti cospirazionisti che hanno subito ripreso, come certe, le pesanti affermazioni fatte da un famoso astronauta sul fenomeno UFO. Purtroppo però, come sempre, si sono fermati alla notizia senza avere l’intelligenza di approfondirla.
L’articolo del Daily Star si è limitato ad estrapolare una frase dal suo contesto, senza riportare il contenuto completo di una sessione di chat che Buzz Aldrin aveva sostenuto su “Ask Me Anyd” di Reddit l’8 luglio 2014. Nella chat Aldrin spiegava che ciò che aveva visto:
“Probabilmente non era niente di extraterrestre: sono possibili molte spiegazioni su cosa potesse essere l’”UFO”, un altro veicolo spaziale proveniente da un altro paese o da un altro mondo, poteva essere il razzo da cui ci eravamo separati, i 4 pannelli che si allontanavano quando estraevamo il modulo di allunaggio dal razzo”.
“Quindi”, ha continuato Aldrin, “nelle immediate vicinanze della capsula in fase di allontanamento, c’erano 4 pannelli. E mi sento assolutamente convinto che stavamo guardando il sole riflesso da uno di questi pannelli. Quale? Non lo so. Quindi tecnicamente, la definizione potrebbe essere oggetto non identificato“.
Insomma, come al solito, non c’è stata nessuna ammissione da parte di un astronauta, solo una maliziosa interpretazione da parte di una testata giornalistica di una frase estrapolata dal suo contesto.