L’Ufologia ha cercato, nel corso dei decenni, di trovare una risposta soddisfacente sulla natura e sulla provenienza degli UFO attingendo a diverse teorie. Una di queste è la teoria parafisica e vedrebbe gli “Oggetti volanti non identificati” provenire da dimensioni parallele abitate da forme di vita intelligenti e tecnologicamente avanzate, capaci di accedere alla nostra dimensione attivando un passaggio di qualche tipo.
Queste teorie vengono, in qualche modo, ammantate di “scientificità” prendendo a prestito teorie estreme che cercano di sondare gli angoli più reconditi del nostro universo. Le ipotes, che ipotizzano l’esistenza di ponti iperspaziali o wormhole, solo da poco tempo iniziano ad essere prese in considerazione dai fisici, ma ad oggi sono ancora altamente speculative.
La teoria parafisica è stata proposta dall’ufologo francese Jacques Vallée. Figlio di un magistrato, Vallée ha ottenuto una laurea in matematica alla Sorbona e un master in astrofisica all’Università di Lilla.
Durante la sua adolescenza a Pontoise, osserva un UFO e questo episodio, assieme alla lettura nel 1958 di un libro dell’ufologo francese Aimé Michel orientato la sua vita. Nel corso dei i suoi studi di astrofisica egli osserva altri UFO, di cui non riesce a spiegarsi l’origine. A sostenere le ipotesi di Vallée è stato anche quello che da molti viene considerato il padre dell’ufologia moderna, l’astronomo Josef Allen Hinek.
La teoria parafisica, che mette in contatto realtà differenti attraverso dimensioni parallele, è alternativa a quella extraterrestre, che vorrebbe gli UFO provenire da pianeti di sistemi solari lontani, una teoria che comunque non ha perso del tutto il suo “appeal” anche grazie alle recenti scoperte di migliaia di esopianeti.
Questa teoria cerca di dare una spiegazione al fenomeno UFO che, secondo alcune correnti di pensiero, si manifesta fin dagli albori del genere umano e che in passato l’uomo ha cercato di spiegare attribuendogli caratteristiche mitiche e soprannaturali. Secondo Vallée il fenomeno ufologico è un sistema di controllo dell’evoluzione umana che opera nell’inconscio collettivo della nostra specie.
Vallée scarta la spiegazione extraterrestre del fenomeno UFO e propende per la teoria parafisica in quanto la struttura fisica degli alieni è troppo simile alla nostra, e il numero di rapporti UFO, è di molto superiore a quanto necessario per l’esplorazione della Terra.
Hynek si concentrava invece sugli ostacoli che l’ipotesi extraterrestre trova per arrivare sul nostro pianeta, il primo ostacolo è dettato dalla distanza che separa il Sole dalle altre stelle. Assodato che il nostro sistema solare non è abitato da altre forme di vita intelligente, nonostante fin dagli anni ’30 alcuni “contattisti” facessero affermazioni in tal senso.
Queste affermazioni, sono state poi smentite ampiamente dalla ricerca; da Marte, Venere, Giove o Saturno non arriva nessun disco volante con extraterrestri a bordo bramosi di visitare il nostro pianeta.
La teoria parafisica e viaggi spaziali
Le distanze tra le stelle sono enormi, per arrivare sulla Terra anche solo da un pianeta orbitante attorno a una stella vicina come Proxima centauri, con le tecnologie note, occorrerebbero migliaia di anni di viaggio.
Con tecnologie di qualche decennio più avanzate della nostra, il tempo di percorrenza si ridurrebbe a diversi secoli, ma sarebbe probabilmente un viaggio improponibile a meno che l’aspettativa di vita degli alieni sia di gran lunga maggiore della nostra.
La teoria parafisica eviterebbe di dover giustificare il tipo di propulsione degli UFO. I visitatori non userebbero navi spaziali, ma ponti tra realtà differenti che darebbe agli UFO stessi la capacità di manifestarsi proprio come alcuni testimoni raccontano, come se facessero la loro comparsa sfruttando dimensioni parallele alla nostra.
Gli UFO sarebbero dei dispositivi in grado di entrare e uscire dal nostro continuum, forse smaterializzandosi, convertendosi in energia e spostandosi attraverso dimensioni parallele. Se gli UFO sono dispositivi in grado di spostarsi da una realtà ad un’altra attraversando dimensioni parallele allora chi li realizza è tecnologicamente avanti di millenni.
Questa è l’ipotesi dei sostenitori dell’ipotesi parafisica e gli UFO si mostrerebbero ai primitivi terrestri assumendo una forma tecnologica nota a seconda dell’epoca, aeronavi nell’ottocento, razzi a cavallo degli anni 30 e 40 e dischi volanti, sigari e triangoli volanti in seguito.
La teoria parafisica è entrata a far parte delle possibili spiegazioni agli UFO, tuttavia l’ipotesi extraterrestre è ancora la più accreditata tra gli addetti ai lavori. Per alcuni la teoria parafisica getta un ponte tra il fenomeno ufologico e il paranormale perché, come ha scritto Brad Steiger “stiamo trattando con un fenomeno parafisico multidimensionale”.
John Ankerberg e John Weldon hanno scritto che “gli UFO non si comportano come visitatori extraterrestri” e che “potrebbero essere spiegati come un fenomeno di tipo parafisico” Anche John Keel ha collegato gli UFO alla presenza di creature soprannaturali che ha chiamato “ultraterrestri“.
Secondo Keel questi esseri sarebbero ostili e si manifesterebbero sotto forma di alieni, mostri, fantasmi, demoni ed altre entità paranormali. Invece l’ufologo Jerome Clark, che aveva inizialmente accettato l’ipotesi parafisica, l’ha successivamente rigettata rivolgendosi verso l’ipotesi extraterrestre.
Gli scettici invece ritengono che non ci sia nulla di scientifico nella teoria parafisica, poiché non è falsificabile né verificabile attraverso osservazioni ed esperimenti. Per ora non possiamo sperimentare un viaggio attraverso dimensioni parallele ignote pertanto non c’è modo di accertarne la consistenza.