SpaceX procede con l’assemblaggio del booster Super Heavy BN1

I tecnici di SpaceX hanno assemblato le sezioni del serbatoio del Super Heavy BN1 portando il booster alla sua massima altezza, completando con successo l'assemblaggio del più grande razzo mai realizzato

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Uno dei booster più potenti mai realizzati, il Super Heavy BN1 sta lentamente prendendo forma nell’imponente struttura di assemblaggio di SpaceX, la compagnia privata di Elon Musk. Lo stesso Ceo di SpaceX ha pubblicato un’immagine nel suo profilo Twitter poche ore fa.

Nell’immagine pubblicata da Musk si possono ammirare le dimensioni gigantesche del Super Heavy BN1 che lancerà le future navicelle spaziali Starship in orbita, verso la Luna, Marte e altre destinazioni.

La foto è stata scattata dal sito di SpaceX di Boca Chica in Texas, ed è la prima volta che “i non addetti ai lavori” possono ammirare il prototipo Super Heavy SN1.

I tecnici di SpaceX hanno installato le sezioni del serbatoio del Super Heavy BN1 portando il booster alla sua massima altezza, completando con successo l’assemblaggio del più grande razzo mai realizzato.

Ovviamente i tecnici hanno ancora una grande quantità di lavoro da svolgere, per saldare le due metà del booster e collegare tutti gli impianti idraulici e l’avionica preinstallata nelle due sezioni del poderoso primo stadio.

Il Super Heavy BN1 è composto da 36 anelli in acciaio speciale utilizzati anche per la costruzione dei prototipi delle Starship fino ad ora testate.

Il primo prototipo Super Heavy BN1, avrà un’altezza di circa 67 metri. Il nuovo booster da solo è alto appena tre metri in meno di un intero Falcon 9 o di un Falcon Heavy: il secondo e il terzo tra i razzi operativi più alti oggi esistenti.

Ovviamente, Super Heavy BN1 è un unico stadio e SpaceX ha dichiarato che il vettore, con la Starship installata in cima, sarà alto almeno 120 m.

La Starship infatti è destinata a diventare il secondo stadio del vettore e fungerà da stadio orbitale. Il veicolo sarà probabilmente il veicolo di lancio più alto (e forse il più pesante) mai assemblato.

Il nuovo prototipo Super Heavy BN1 tuttavia non rappresenta il booster finale che verrà utilizzato per lanciare la Starship.

Per qualche ragione che non è stata ancora resa nota, la società SpaceX sembra non aver installato nessun tipo di sistema di atterraggio. Il booster sembra privo, nella sua parte inferiore, di qualsiasi tipo di sostegno visibile.

Forse l’assenza dei sistemi di atterraggio retrattili sono una richiesta basata sul tipo di recupero che si dovrà attuare durante il rientro controllato del Super Heavy.

Elon Musk ha espresso il desiderio di evitare la necessità di sistemi di atterraggio catturando il Super Heavy (e forse anche la Starships) grazie a una torre dotata di gigantesche braccia.

Tuttavia è praticamente impossibile immaginare quando un meccanismo di recupero simile, mai testato prima, sarà pronto per un test su scala reale, per non parlare del suo impiego operativo entro la fine dell’anno.

Super Heavy BN3, lancio imminente

Secondo NASA spacefight la società SpaceX pensa di effettuare il primo lancio del vettore completo di astronave orbitale entro il prossimo luglio 2021, una conferma è arrivata dallo stesso Musk.

La data di lancio è molto vicina, per ora sono stati effettuati alcuni test sulle Starship che hanno dimostrato di essere in grado di tornare a terra in maniera controllata nonostante ci siano ancora alcuni problemi da risolvere.

Secondo NASA Spaceflight, il lancio fissato per il prossimo luglio utilizzerà il booster Super Heavy BN3 e la Starship SN20.

Si prevede che Super Heavy BN1 rimanga sulla piattaforma di lancio, fungendo da banco prova per i test di pressione dei serbatoi e forse per alcune accensioni statiche dei Raptor. Queste notizie sono state rilasciate direttamente dal Ceo di SpaceX Elon Musk.

Se tutto va secondo i piani, Super Heavy BN2 riprenderà da dove il prototipo BN1 si fermerà e tenterà, tra le altre attività di qualificazione, almeno un breve test volo.

Probabilmente, prima che il Super Heavy BN3 venga testato e lanciato con la Starship SN20, si può ipotizzare che sia il prototipo BN2 che il prototipo BN3 effettuino una serie di test di accensione statica simili a quelle che la SpaceX ha effettuato con i Falcon 9, aumentando via via il numero dei motori installati sul booster che nella versione finale saranno addirittura 28.

La “ciambella di spinta” del booster BN1 – una piastra anulare dove viene installato il gruppo centrale dei Raptor, sembra essere stata dotata di una serie di attacchi per quattro motori, suggerendo la possibilità che il BN1 effettui dei test di accensione statica.

Non è chiaro quando il booster Super Heavy arriverà sulla rampa di lancio per i test, ma è sicuro che SpaceX probabilmente non aspetterà a lungo dopo che la Starship SN11 avrà terminato i test di lancio ad alta quota.