di Oliver Melis
Leonardo da Vinci fu, indiscutibilmente un genio visionario capace di immaginare il futuro. Famosissimi sono i suoi disegni in cui, nei suoi codex, riportava i progetti di macchine meravigliose e decisamente fantascientifiche per il suo tempo. Così ci sono giunte le sue idee per realizzare macchine da guerra che somigliano ai moderni carriarmati o i suoi progetti sulle macchine volanti e molto altro ancora.
Tra i tanti progetti tramandatici da Leonardo, alcuni non hanno una finalità ben chiara e questo ha lasciato spazio agli appassionati per sbizzarrire la fantasia sulle incredibili invenzioni del poliedrico scienziato ed artista italiano.
Per esempio, il folio 36v del Codice di Madrid di Leonardo da Vinci riporta dei disegni progettuali di un insieme di ingranaggi, costituito da numerose rotelle simili tra loro. La descrizione dell’uso cui sarebbe stato destinato lo strumento non è molto comprensibile ma, una ricostruzione degli anni ’60 effettuata da Roberto A. Guatelli, un ingegnere che lavorava per l’IBM allo scopo di creare repliche dei macchinari leonardeschi, identificherebbe il macchinario come una primitiva calcolatrice meccanica, inventata quasi 150 anni prima della “pascalina” di Blaise Pascal.
La replica costruita da Guatelli venne esposta ma subì moltissime critiche. Secondo i critici, la macchina originale non avrebbe mai potuto funzionare, perchè l’attrito provocato dai materiali in uso all’epoca sarebbe stato eccessivo. Probabilmente il marchingegno era solo un ingranaggio moltiplicatore.
Se si fosse trattato davvero del progetto per una calcolatrice sarebbe stato piuttosto incompleto: da nessuna parte è previsto un sistema di input per la macchina e le rotelle non sono numerate. Tuttavia, l’oggetto sembra facilmente convertibile in una calcolatrice, il che dimostra che Leonardo Da Vinci, consapevolmente o meno, andò davvero vicino ad inventare la prima macchina capace di effettuare calcoli.
Fonte: history-computer.com