Il personaggio a cavallo che indica un UFO, un oggetto luminoso posto alla sua sinistra viene descritto da Matthew Hurley, autore del sito Ufoartwork.com come un crociato. Hurley afferma inoltre che l’immagine sarebbe tratta dagli Annales Laurissenses, ovvero gli Annales Regni Francorum.
La cronaca narrata sarebbe l’avvistamento di un oggetto volante luminoso nell’anno 776, durante l’assedio del castello di Sigiburg nel regno dei Franchi.
La stessa immagine è stata riproposta da moltissimi altri siti di argomenti ufologici e misteriosi, per avvalorare la tesi che vede la presenza degli UFO nei cieli della Terra fin dagli albori della nostra cultura.
Eppure basta un po’ di cultura generale per sbugiardare l’affermazione che il cavaliere raffigurato sia un crociato: la prima crociata fu indetta fu indetta da Papa Urbano II il 27 novembre del 1095 su ispirazione di Pietro l’eremita, che convinse il Papa a coinvolgere indistintamente ogni classe sociale e non solo i nobili e gli aristocratici come avrebbe voluto. Per questo la prima crociata fu detta anche “crociata dei pezzenti” e si risolse nell’autunno del 1096 nel massacro dell’esigua porzione di esercito popolare che era riuscito a giungere a Costantinopoli, da parte di cavalieri turchi.
È, quindi evidente che o l’immagine sia posteriore al 1096 oppure il cavaliere in questione non sia un crociato
Va bene, dirà qualcuno, però, anteriore o posteriore, è sempre una figura regale che indica quello che potrebbe sembrare un disco volante luminoso come una stella. Si e no; l’immagine, infatti, è effettivamente posteriore alle crociate ma, diversamente da quanto affermato da Hurley, è tratta da un particolare del pannello frontale dell Altare di Mosoll, una tavola in legno dipinta con rilievi in stucco del XIII secolo (esposta al Museo Nacional de Arte de Cataluña di Barcellona) che raffigura uno dei Re Magi mentre indica la stella della Natività.
Niente UFO, quindi, e niente crociato
Nonostante che, finora, tutte le raffigurazioni di sospetti UFO nell’arte finora esaminate si siano rivelate delle bufale, esiste un documento di età romana, il De prodigiis, attribuito a Giulio Ossequente, che riunisce le cronache di eventi strani ed apparentemente inspiegabili, in cui vengono descritti eventi decisamente suggestivi come scudi volanti, luci nel cielo e, addirittura, quello che sembra un combattimento in cielo.