di Oliver Melis
Baba Vanga era una presunta veggente che esercitò il ruolo di “guaritrice popolare”, ricevendo clienti e ammiratori nella sua casa di Rupite, tra i monti della Bulgaria, dispensando loro consigli, cure a base di erbe e benedizioni spirituali. Tra gli ammiratori, molti politici e personaggi di spicco bulgari.
Dopo la morte, avvenuta nel 1996, cominciarono a circolare numerose profezie a lei ascritte. Il problema di queste profezie è che la donna, a causa della cecità, non aveva mai imparato a scrivere e, quindi, le profezie della santona sarebbero state raccolte raccolte oralmente dai tanti fedeli che, però, dovevano certamente padroneggiare il dialetto stretto parlato dalla presunta veggente.
Baba Vanga, che a 19 anni dalla morte è ancora considerata la ‘Nostradamus dei Balcani‘, avrebbe profetizzato che il 2016 avrebbe segnato l’inizio dell’occupazione del nostro continente da parte delle milizie jihadiste, profezia che possiamo ormai smentire come errata.
Baba Vanga divenne estremamente popolare in Russia fin dagli anni 2000 quando alcuni media riportarono la clamorosa rivelazione di un futuro disastro, l‘affondamento del sottomarino atomico Kursk che, pare, sia stato previsto dalla veggente.
Particolarmente successo ebbe un elenco di predizioni che andavano dal 2008 al 5079, anno della fine del mondo, pubblicato su giornali come RIA Novosti e Komsomolskaya Pravda, eccone alcune:
- – 2023: l’orbita della terra cambierà.
- – 2025: la popolazione dell’Europa toccherà lo zero.
- – 2028: l’uomo arriverà su Venere, alla ricerca di possibili nuove risorse.
- – 2033: i poli si scioglieranno e aumenterà notevolmente il livello delle acque.
- – 2043: l’Europa diventerà un Califfato e la nuova capitale sarà Roma. L’economia mondiale sarà soggetta alla legge islamica.
- – 2066: l’America utilizzerà un’arma capace di cambiare il clima per riprendere il controllo dell’Europa e della cristianità.
- – 2076: il comunismo dominerà in tutto il mondo.
- – 2084: la natura rinasce (ci sono molti dubbi e vaghe interpretazioni su questa affermazione, nda).
- – 2100: la Terra sarà illuminata 24 ore al giorno grazie al sole artificiale progettato dall’uomo (sono in corso studi per realizzarlo grazie alla fusione nucleare).
- – 2130: grazie all’aiuto degli alieni, le civiltà potranno vivere anche sott’acqua.
- – 2170: siccità globale.
- – 2187: due eruzioni vulcaniche distruttive bloccate in tempo.
- – 2201: le temperature globali si abbassano in seguito al rallentamento dei processi termonucleari nel sole;
- – 2262: tutti i pianeti cambieranno leggermente orbita e Marte sarà a rischio collisione con una cometa.
- – 2354: grave siccità dovuta a un incidente nel sole artificiale.
- – 2480: collisione tra due soli artificiali, torna la notte sulla Terra.
- – 3005: una guerra su Marte provocherà il cambio di orbita.
- – 3010: una cometa colpirà la Luna e la Terra sarà circondata da ceneri e frammenti rocciosi.
- – 3797: fine della vita sulla Terra, ma l’uomo avrà già raggiunto nuovi sistemi solari per sopravvivere.
Che la paternità di queste profezie sia effettivamente da ascrivere a Baba Vanga è stato più volte smentito dal suo entourage: Boyka Kostadinova, un’amica della veggente, si è sempre detta assolutamente scettica sul fatto che Baba Vanga avesse profetizzato tali eventi.
L’elenco delle profezie che arrivano ai giorni nostri però è già stato smentito dalla storia, a meno che la veggente o chi per lei si sia confuso con gli eventi occorsi in un universo parallelo (o perpendicolare, fate voi): molte delle profezie riportate non si sono mai realizzate. Nel 2008, ad esempio, dovevano esserci scontri in Indonesia e l’uccisione di 4 capi di stato. Tra il 2010 e il 2014 avremmo dovuto assistere alla terza guerra mondiale, con tanto di esplosioni atomiche. Obama avrebbe dovuto essere l’ultimo Presidente degli Stati Uniti e invece abbiamo Trump. Nel 2011 l’Europa avrebbe dovuto essere completamente vuota, e i Musulmani l’avrebbero invasa a suon di armi chimiche, per fortuna, a parte la Brexit e purtroppo qualche cruento attentato noi europei ci siamo ancora.
Dobbiamo pazientare ancora, i nostri discendenti, a meno di sorprese, avranno ancora qualcosa da smentire.
Fonte: Query