Una potente esplosione di radiazioni ad alta energia proveniente da una galassia situata nell’universo profondo potrebbe essere stata registrata da un gruppo di astronomi.
L’osservazione, se confermata, sarebbe la più antica emissione di lampi di raggi gamma conosciuti. L’emissione sarebbe avvenuta oltre 13 miliardi di anni fa, quando il nostro universo aveva circa 400 milioni di anni.
Linhua Jiang dell’Università di Pechino, in Cina, e i suoi colleghi stavano utilizzando l’Osservatorio Keck alle Hawaii per studiare la galassia più debole e più giovane conosciuta nell’universo, GN-z11, quando hanno osservato la sua luminosità crescere di centinaia di volte in meno di tre minuti.
La galassia GN-z11, si è formata 13,4 miliardi di anni fa, solo 400 milioni di anni dopo il Big Bang. GN-z11 si trova in direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore, a una distanza di 32 miliardi di anni luce, e la galassia ci appare com’era 13,4 miliardi di anni fa quando aveva circa 400 milioni di anni.
La luce che ci arriva oggi dalla galassia è stata emessa 13.4 miliardi di anni fa, ma la galassia si è ulteriormente allontanata per effetto dell’espansione cosmica, fino all’incredibile distanza di 32 miliardi di anni luce.
Grazie a immagini combinate ottenute dai telescopi Hubble e Spitzer sappiamo che GN-z11 è 25 volte più piccola della Via Lattea e ha solo l’1% della massa delle stelle della nostra galassia. Tuttavia, la “giovane” GN-z11 sta crescendo rapidamente, formando stelle ad una velocità circa 20 volte maggiore rispetto all’attuale produzione della Via Lattea. Ciò rende questa galassia, estremamente luminosa, tanto da consentire agli astronomi di eseguire osservazioni dettagliate della sua struttura.
I ricercatori pensano che l’aumento improvviso della luminosità di GN-z11 potrebbe essere dovuto a potente un lampo di raggi gamma, un tipo di evento estremamente energetico che è stato osservato in altre galassie e si pensa che si verifichi quando alcune stelle giganti esplodono in una supernova.
GN-z11 è stata una delle prime galassie a formarsi dopo il Big Bang e l’espansione che la pone a una distanza record dalla Terra, pari a 32 miliardi di anni luce ha contribuito ad allungare la durata dell’evento che Jiang e i suoi colleghi hanno registrato, che probabilmente sarebbe durato solo circa 20 secondi.
In precedenza, il lampo di raggi gamma più lontano conosciuto si è verificato circa 100 milioni di anni dopo, cioè circa 500 milioni di anni dopo il Big Bang, il che renderebbe l’evento di GN-z11, se confermato, il più antico mai individuato, suggerendo che le galassie nell’universo primordiale fossero molto più attive di quanto si pensasse.
Secondo Jiang i lampi di raggi gamma dovrebbero essere estremamente rari: “La probabilità di rilevare un lampo di raggi gamma [in una particolare galassia] è prossima allo zero. Se osservassi una galassia per un milione di anni, probabilmente troverai [solo] pochi lampi di raggi gamma. Ecco perché è così sorprendente”.
Non è chiaro se un segnale anomalo prodotto da un satellite artificiale o qualcosa in transito nel nostro sistema solare, come un asteroide, potrebbe essere stata la causa dell’evento. Jiang però esclude che a produrre il fenomeno osservato siano stati oggetti artificiali conosciuti o altri oggetti in movimento nel Sistema Solare sulla base delle informazioni osservative e della nostra attuale comprensione delle proprietà di questi oggetti.
Poiché alcuni GRB di lunga durata sono associati a un luminoso ultravioletto o flash ottico, Jiang e il suo team ritengono esista la possibilità che il segnale rilevato sia derivato da un flash ultravioletto associato a un lungo GRB emesso da GN-z11. Nonostante la probabilità sia comunque molto bassa, il team afferma che lo spettro, la luminosità e la durata del transiente sono coerenti con tale interpretazione.
Fonte: https://www.newscientist.com/article/2262665-we-may-have-seen-a-huge-explosion-in-the-oldest-galaxy-in-the-universe/
Forse registrata una potente esplosione nella galassia più antica conosciuta
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