La NASA ha aggiudicato a cinque società l’incarico di esaminare come sviluppare un modulo di potenza e propulsione che dovrebbe diventare il primo elemento del progetto Deep Space Gateway.
Le società che hanno ottenuto l’assegnazione per l’Exploration Partnership, o NextSTEP, sono Boeing, Lockheed Martin, Orbital ATK, Sierra Nevada Space Systems e Space Systems Loral. I contratti, che durano quattro mesi, hanno un valore complessivo di circa 2,4 milioni di dollari.
Ogni società eseguirà studi sul modo in cui svilupperebbe l’elemento di potenza e propulsione per il gateway. Il modulo, secondo le specifiche attualmente previste, dovrà generare energia elettrica per il gateway ed essere in grado di spostare la stazione nell’orbita cislunare utilizzando un sistema di propulsione basato su elettricità fotovoltaica, oltre a fornire i servizi di comunicazione.
“La NASA ha studiato la progettazione dell’elemento internamente per diversi mesi” ha dichiarato Mike Barrett, responsabile dello sviluppo del Power and Propulsion Element presso il Glenn Research Center della NASA, in un’intervista del 3 novembre. “Questi studi” ha affermato, “offriranno all’industria l’opportunità di suggerire idee e tecnologie per sostenere lo sviluppo del modulo“.
il modulo ha alcune somiglianze con la parte robotica della missione di deviazione di asteroidi ormai annullata (ARM), in cui una navicella robottizzata avrebbe utilizzato la propulsione elettrica solare per viaggiare verso un asteroide prossimo alla Terra per poi deviarlo e portarlo nello spazio cislunare con un masso recuperato da quel corpo.
La NASA ha sviluppato un sistema di propulsione basata sull’energia elettrica fotovoltaica da 50 kilowatt che potrebbe successivamente evolvere in sistemi più potenti adatti alle missioni verso Marte. Le aziende coinvolte nei contratti di studio potranno utilizzare questo sistema nei loro progetti o proporre sistemi propri, a condizione che abbiano capacità e potenzialità di crescita simili.
La NASA è interessata ad altre tecnologie che le aziende possono offrire, anche aiutando a maturare quelle che possono essere utilizzate per l’elemento di potenza e propulsione così come le possibili applicazioni commerciali.
Questo studio è separato da altri studi NextSTEP effettuati nel 2016 per esaminare lo sviluppo di moduli abitativi che potrebbero essere utilizzati sul Deep Space Gateway e altre applicazioni commerciali. Tutte e cinque le aziende che hanno ricevuto i contratti per gli studi del Power and Propulsion Element hanno anche un premio NextSTEP habitat o sono partner di una società che lo ha.
“Questa è un’attività distinta ma fortemente associata agli studi sugli habitat” ha detto Barrett.
Il reale sviluppo dell’elemento dipenderà dall’esito degli studi e dalla pianificazione generale dell’esplorazione della NASA. Il Deep Space Gateway per ora rimane un concetto e non un programma formale della NASA, in quanto l’agenzia studia le opzioni per il suo sviluppo, inclusi i ruoli per i partner commerciali e internazionali.
Se lo sviluppo dell’elemento di propulsione e potenza passarà alla fase di realizzazione, sarà il primo modulo del gateway ad essere lanciato, utilizzando lo Space Launch Exploration Mission (EM) 2 alla navetta Orion. Saranno successivi lanci SLS / Orion a portare gli altri moduli del gateway, abitazione, logistico e airlock, nell’orbita cislunare per l’assemblaggio.
Il lancio dell’Orion con il nuovo sistema EM2 è previsto per la prima metà degli anni 20.