Nei soggetti anziani la sintesi proteica muscolare si riduce del 30% rispetto ai giovani mentre aumenta i suo catabolismo soprattutto a causa della mancanza di attività fisica. Con l’invecchiamento il muscolo scheletrico va incontro a processi di denervazione irreversibili portando ad atrofia muscolare.
Nel corso dell’invecchiamento, inoltre si assiste ad una maggiore produzione mitocondriale di specie radicaliche chiamate ROS mentre le difese antiossidanti dell’organismo sono sempre meno efficienti. Questo comporta crescenti fenomeni di stress ossidativo e perossidazione lipidica che danneggiano le fibre muscolari.
Una nuova ricerca internazionale, capitanata dall’Università Pompeu Fabra di Barcellona con la partecipazione di numerosi laboratori, tra cui quello del gruppo di Antonio Musarò della Sapienza Università di Roma, e pubblicato sulla rivista Nature Cell Biology, ha riconosciuto il potenziale meccanismo che permetterebbe di mantenere giovani le cellule staminali dei muscoli nei soggetti anziani. Si tratta di un fattore di trascrizione, FoxO, che regola l’espressione genica, quella serie di eventi che traducono le informazioni contenute in un gene e che portano alla formazione di una proteina.
Lo studio ha evidenziato che farmaci sperimentali che stimolano FoxO possono ringiovanire e rispristinare la funzionalità delle cellule staminali geriatriche, permettendo a un muscolo vecchio di attivare processi rigenerativi che sono tipici di un muscolo giovane.
Non solo, è importante sottolineare che le cellule staminali dei muscoli non invecchiano tutte allo stesso modo e che ne esiste un sottogruppo che può mantenere la capacità di rigenerarsi anche nei soggetti in età geriatrica. In seguito a un trauma o alle diverse condizioni in cui un muscolo è danneggiato e necessita di essere riparato, la rigenerazione del muscolo scheletrico avviene grazie a una popolazione di cellule staminali, le cellule satelliti, che generalmente si trovano in uno stato di quiescenza.
Antonio Musarò del Dipartimento di Scienze anatomiche istologiche medico legali e dell’apparato locomotore della Sapienza, ha spiegato che: “In età avanzata in questo sottogruppo di cellule staminali, le cellule satelliti, questo fattore tende a funzionare meno, causando una perdita della capacità rigenerativa di queste cellule”.
La ridotta funzionalità delle cellule satelliti, provocata dall’avanzare degli anni, porta a una diminuzione della capacità del muscolo di riparare un danno o di mantenersi attivo. Fino a oggi i meccanismi, cellulari e molecolari, responsabili di questa disfunzione rigenerativa di un muscolo vecchio non erano stati completamente identificati: la nuova ricerca che ha coinvolto il fattore FoxO, farà da apropista a nuovi approcci per potenziare la salute delle persone anziane debilitate dalla perdita di massa muscolare o dei pazienti affetti da patologie neuromuscolari.