Anna Bolena era figlia di sir Thomas Boleyn, conte del Wiltshire, e di lady Elizabeth Howard, a sua volta figlia del duca di Norfolk.
La famiglia, storicamente di condizioni agiate, iniziò a vantare origini nobili solo nel XIII secolo, tuttavia tra i suoi antenati si poteva trovare un lord, due dame aristocratiche, un cavaliere e un conte, mentre da parte materna Anna poteva vantare l’appartenenza alla famiglia Howard, una delle famiglie più in vista del regno e che affondava le proprie origini in Tommaso Brotherton, uno dei figli del re Edoardo I d’Inghilterra.
Anna, insieme al fratello e alla sorella, passò l’infanzia nel castello di Hever nel Kent. Non si conosce la data di nascita precisa di Anna per via della mancanza di registri parrocchiali, condizione non infrequente all’epoca.
Grazie all’avvicinamento del padre con la reggente Margherita D’Asburgo, Anna prese servizio presso di lei come damigella d’onore e ricevette un’istruzione che poche donne ricevevano a quei tempi. In concomitanza con il matrimonio tra Maria Tudor e Luigi XIII il padre dispose il trasferimento di Anna in Francia. Qui poté imparare la lingua e sviluppare interesse per l’arte, la letteratura, la musica, la poesia e la filosofia religiosa.
Nel 1522 Anna fu richiamata in Inghilterra per sposare il cugino irlandese, James Butler, molto più grande di lei che viveva nella corte inglese. Il matrimonio, nato per estinguere una disputa familiare, in realtà non fu mai celebrato in quanto il padre sperava in un matrimonio più illustre, così Anna, ancora nubile, diventò la dama di compagnia di Caterina D’Aragona.
Nel 1522 Anna, con la sorella, fece il suo esordio a corte, dove Henry Persy restò ammaliato dall’eleganza di Anna. I due si fidanzarono intorno al 1523, ma il matrimonio fu impedito ai ragazzi per la loro disparità sociale, Anna venne mandata di nuovo nel castello di famiglia a Hever, per un periodo di tempo indefinito, mentre Henry fu costretto a sposare Mary Talbot.
Henry innamorato di Anna provò a distanza di dieci anni ad annullare il suo matrimonio appellandosi alla promessa di matrimonio fatta ad Anna ma, purtroppo, fallì anche questo tentativo. Più tardi si vociferò di una storia tra Anna e un poeta inglese che sembrerebbe aver preso l’ispirazione da Anna per un suo sonetto.
Nel 1526 il re Enrico VIII, innamoratosi di Anna, fece di tutto per farla diventare sua amante ma ella rifiutò per poter spingere il re a separarsi dalla moglie Caterina e diventare lei la regina d’Inghilterra.
Durante il processo per annullare il matrimonio tra il re Enrico VIII e la regina Caterina D’Aragona, Anna Bolena riuscì a farsi dare una camera vicino a quella del re e a farsi assegnare delle dame di corte, venendo trattata come una regina de facto, sia in privato che in pubblico.
Nel 1531, la regina Caterina D’Aragona fu bandita da corte e costretta ad alloggiare in varie residenze di campagna.
In virtù delle future nozze con Anna Bolena, il re Enrico VIII fece elevare il rango della sua futura sposa. Il primo Settembre 1532 venne creato in suo onore il titolo di marchese di Pembroke e divenne la donna più ricca di tutto il regno. Nello stesso anno, Anna rimase incinta, così non potendo aspettare ancora per l’annullamento del precedente matrimonio i due decisero di sposarsi con una cerimonia segreta anche se non valida agli occhi della legge.
Il 23 Maggio del 1533 Enrico VIII sposò Anna Bolena in seconde nozze, anche queste riservate, e il 28 Maggio dello stesso anno Thomas Cranmer, arcivescovo di Canterbury, convalidò il matrimonio tra Anna Bolena e il re Enrico VIII.
A Giugno, Anna fu incoronata regina e il 7 Settembre diede alla luce una figlia destinata a diventare Elisabetta I d’Inghilterra, una sovrana che lascerà il segno nella storia. L’amore tra Enrico VIII e Anna non era però destinato a durare a lungo. Il matrimonio tra i due assunse presto un carattere tempestoso: i periodi di tranquillità e felicità si alternavano a periodi di tensione e litigi, dovuti perlopiù alle ripetute infedeltà di Enrico, che portavano Anna a violente crisi di pianto e di collera. Inoltre l’esuberante personalità della Bolena e la sua fervida intelligenza irritavano profondamente il sovrano che mal tollerava una donna del genere a corte.
Nel 1536 dopo che Anna abortì per la seconda volta il re, infatuato di un’altra donna decise di liberarsi di lei.
Il 2 maggio di quell’anno Anna venne repentinamente arrestata mentre si ritrovava in camicia da notte ed a piedi nudi, una dama di compagnia farà appena in tempo a buttarle sopra un mantello. I reati di cui fu accusata sono gravissimi: adulterio, incesto e alto tradimento.
Dopo un breve periodo di incarcerazione, il 19 maggio, ad appena tre anni dalla sua incoronazione, Anna Bolena fu giustiziata per decapitazione in un cortile interno della Tower Hill. Poche sono le parole che le escono dalla bocca “Sono qui per morire e mi congedo dal mondo, pregate per me” le ultime parole della regina più indecifrabile d’Inghilterra.
La triste parabola di Anna Bolena
Nel 1526 il re Enrico VIII innamoratosi di Anna fece di tutto per farla diventare sua amante ma ella rifiutò per poter spingere il re a separarsi dalla moglie Caterina e diventare lei la regina d'Inghilterra
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