La tecnologia wireless di quinta generazione o 5G, che ha iniziato ad essere implementata in tutto il mondo nel 2019, offre una connettività più veloce e una maggiore larghezza di banda, il che significa velocità di download più elevate, ma poiché la tecnologia 5G è innovativa, non si sa molto sui potenziali effetti sulla salute derivanti dalla sua radiazione a radiofrequenza, che è superiore all’attuale standard industriale 4G.
Subham Dasgupta, un ricercatore che lavora nel laboratorio di Robyn Tanguay nello stato dell’Oregon, ha dichiarato: “In base al nostro studio, non pensiamo che la radiazione 5G sia così dannosa”.
I ricercatori hanno condotto la ricerca utilizzando il pesce zebra ad uno stato embrionale, un organismo modello spesso utilizzato per scoprire interazioni tra fattori di stress ambientale e sistemi biologici. Il pesce zebra e gli umani hanno processi di sviluppo simili e sono simili a livello genomico, il che significa che la ricerca può essere facilmente applicata agli esseri umani.
Durante la ricerca, pubblicata il 9 luglio sulla rivista PLOS ONE, i ricercatori hanno esposto per 2 giorni il pesce zebra alla radiazione a radiofrequenza di 3,5 GHz, la frequenza tipicamente utilizzata dai telefoni cellulari abilitati al 5G e non hanno riscontrato impatti significativi sulla mortalità, sul modo in cui si sono formati gli embrioni o sulla risposta comportamentale degli embrioni all’esposizione delle frequenze incriminate. Hanno riscontrato un impatto modesto su un test che misura la risposta degli embrioni a un suono improvviso che verrà approfondito ulteriormente.
La ricerca futura esaminerà gli effetti delle radiazioni 5G su altri esemplari di pesce zebra a livello genetico, mentre passano dallo stadio embrionale a quello adulto. I ricercatori vorrebbero anche studiare gli impatti delle frequenze più alte e dei livelli di esposizione più elevati sul pesce zebra per stare al passo con il cambiamento del settore della telefonia mobile.